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La terza prova, che è a carattere pluridisciplinare e coinvolge comunque non più di cinque materie, deve prevedere: o
- non più di cinque argomenti per la trattazione sintetica (può essere specificato il numero di righe o di parole da utilizzare) a carattere mono o pluridisciplinare di tematiche trattate nel corso dell'ultimo anno, o in forma di specifiche domande relative ad un testo proposto;
- da dieci a quindici quesiti a risposta singola su argomenti riguardanti una o più materie dell'ultimo anno;
- da trenta a quaranta quesiti a risposta multipla su uno o più argomenti dell'ultimo anno;
- non più di due problemi scientifici a soluzione rapida, tali da non richiedere calcoli complessi (è una tipologia di prova che la commissione può articolare in relazione allo specifico indirizzo di studio e alle esercitazioni svolte);
- non più di due analisi di casi pratici e professionali relativi ai singoli piani di studio dei diversi indirizzi (tipologia particolarmente diffusa negli istituti professionali e tecnici);
- uno sviluppo di progetto che coinvolga diverse discipline o l'esposizione di un'esperienza di laboratorio (tipologia prevista per indirizzi di studio per i quali tale modalità costituisce una pratica largamente adottata, come gli istituti tecnici e professionali).