Avete presente il paradossale finale di Animal Farm di George Orwell? “Tutti gli animali sono uguali ma alcuni sono più uguali di altri”. Questo assurdo comandamento sembra rappresentare perfettamente ciò che sta accadendo agli studenti universitari italiani.
Chi avrebbe mai immaginato che anni di fatica e sacrifici nelle profumate terre del Sud sarebbero stati compromessi da una triste “novità”? A quanto pare, il biglietto da visita di un laureato non sarà più solo il voto di laurea, ma comprenderà anche l’università frequentata e ciò riguarderà soprattutto i concorsi pubblici.
In poche parole, uno studente del Sud si troverà su un gradino più basso rispetto ad altri semplicemente per aver scelto di studiare nella sua terra. Si seguirà una graduatoria insomma e questa purtroppo ospita in cima un numero non indifferente di università private.
Stiamo pian piano giungendo al punto in cui, se un giovane diplomato non potrà permettersi di trasferirsi o di frequentare un’università privata, avrà molte più difficoltà a trovare lavoro. Siamo invece già giunti al punto in cui lo Stato piuttosto che “rimboccarsi le maniche” per risollevare un Ateneo in crisi, piuttosto che licenziare professori e personale incompetente, piuttosto che ristabilire la meritocrazia, piuttosto che creare nuove strutture, preferisce far pagare il prezzo della propria incompetenza ai laureati.
Si afferma con una disarmante semplicità che al Sud il voto di laurea si "regali", senza nemmeno riflettere sul fatto che gli studenti possano davvero essere meritevoli, oppure non si colpevolizza affatto chi ha assunto i tanti criticati “corrotti”. Sicuramente non sono giunti a quella posizione da soli insomma.
A pagare sono sempre i giovani, triste ma vero. Bisogna sperare che i signori che ci governano non si stupiranno quando si ritroveranno in questo Paese da soli. Avevate sentito questa triste novità? Che ne pensate? Scrivetelo nei commenti!
