Nuova classifica delle università mondiali, questa volta stilata dal Times, che vede le Americane in testa, ma quelle europee guadagnano sempre più strada. Nella top10 rimangono ancora imbattute le università d'oltreoceano, che riescono ad ottenere 6 posizioni su 10, piazzando anche la California Institute of Technology al primo posto. Passando, invece, alla top200 vediamo che le università europee guadagnano sempre più posizioni, passando a 105 gradini ottenuti. In questa classifica del Times figurano anche alcune università italiane, ma non siamo per nulla messi bene. La posizione migliore che riusciamo ad ottenere è un 'misero' 112° posto per la Normale di Pisa, ritenuta, da molteplici classifiche, la numero uno in Italia. A permettere una così vasta quantità di classifiche diverse sono i criteri, modificati di volta in volta. In questo preciso caso hanno permesso agli istituti di ottenere punti: la qualità dello studio, il numero di professori rispetto agli alunni, il numero di stranieri attratti da questi poli, il ruolo della ricerca.
Fatto salvo per l'ultimo criterio che, a mio parere, è assolutamente da valorizzare, gli altri sembrano essere abbastanza opinabili, soprattutto se si considera che, negli ultimi mesi, sono aumentate esponenzialmente le classifiche e, generalmente, le posizioni non combaciano quasi mai. Ci sono classifiche con le italiane in testa ed altre dove non figurano proprio. Ognuno di voi deve valutare se dare retta a una o meno, guardando i criteri di valutazione. L'importante, per un giovane aspirante universitario, è scegliere in base alle proprie inclinazioni: l'università ideale e perfetta non esisterà mai ma ci si potrà sicuramente avvicinare a ciò che desideriamo. Anche in Italia, nonostante sembri che le Americane siano imbattibili, ci sono università degne di nota e molto valide, in grado soprattutto di fornire una preparazione accurata e puntuale.
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