#Diritto Scolastico

Denuncia di furto per distributori difettosi!

21 maggio 2015
SOS Inviatoci da Federico: Salve,

Mi chiamo Federico e sono uno studente, oggi nella mia scuola è accaduto un fatto spiacevole e maldestro: l'addetta a ricaricare i distributori della scuola questa mattina ha effettuato la suddetta ricarica e se ne è andata, un'ora dopo un nostro compagno è andato alle macchinette ha inserito i soldi e ha preso una merendina, subito dopo un'altro compagno ha premuto per vedere il prezzo di un succo non indicato ed invece di apparire il costo è venuto giù il succo senza averlo pagato, da li si è sparsa la voce in tutta la scuola e tantissimi alunni si sono scaraventati con gli zaini a prendere il più possibile, a fine scuola abbiamo scoperto che l'addetta aveva lasciato il codice per ricaricare la macchinetta attivo e quindi era tutto gratis, ma adesso i professori minacciano di chiamare i carabinieri oppure ci danno la possibilità di restituire tutto oppure di pagarli.  La mia domanda dopo questo racconto è: se l'addetta ha lasciato il codice attivo e alcuni ne hanno approfittato, la colpa è degli alunni che hanno preso o dell'addetta, alla fine è un furto o no ? Grazie del Vostro tempo

 

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  Risponde Massimo, il giurista di ScuolaZoo:

Carissimo Federico, La situazione è decisamente singolare. In primis, c'è da dire che sicuramente la condotta della responsabile alle macchinette non vi solleva da alcun tipo di "responsabilità", perchè oltre alla sua carenza di diligenza ci troviamo a bilanciare anche la vostra "mala fede" che possiamo ritrovare nell'aver approfittato dell'errore di programmazione del distributore. Sicuramente la denuncia di furto è un capo di accusa abbastanza grave, il quale oltre ad essere fuori luogo porterebbe sicuramente l'istituto a finire sui giornali ed a mettere in cattiva luce il vostro dirigente scolastico. Teoricamente la vendita mediante distributori automatici prevede la automatica formazione dell'accordo al momento della distribuzione del prodotto (come se la macchinetta fosse un omino che distribuisce in automatico beni prendendo velocemente i soldi), ma c'è da dire che in questo momento l'esempio non è proprio corretto in quanto vi è un errore di programmazione del distributore. Il mio consiglio sincero è quello di provare a risarcire in via collettiva i prodotti, al limite beneficiando di una limitazione sul prezzo, soluzione che oltre ad essere quella più pacifica sarebbe anche quella più dignitosa per tutti.

Massimo, il vostro giurista.

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