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Scuola, il programma di Bussetti al Miur: cosa cambia dal prossimo anno

12 luglio 2018

Anno scolastico 2018/2019: le novità per la scuola dal Miur e il programma del Ministro Bussetti

Il Ministro dell'Istruzione Bussetti ha portato davanti al Parlamento il suo programma per i prossimi cinque anni di lavoro inerente la scuola, i progetti per gli insegnanti e le innovazioni che riguarderanno tutti gli studenti. Tanti sono i punti che il MIUR, guidato da Bussetti, pare voler sistemare e cambiare, a partire dal ruolo degli insegnanti, passando per l'Alternanza Scuola Lavoro e finendo anche con una sorta di patto di solidarietà tra famiglie e professori per limitare e cercare di cancellare la violenza degli alunni nei confronti dei docenti e il bullismo in generale. Secondo il Ministro Bussetti le recenti riforme sono state tante e troppo "attaccate" l'una all'altra. Così, il punto di partenza del MIUR per il 2019 sarà quello non di rivoluzionare ciò che già è stato fatto, ma riallineare il tutto con un programma compatto e ben articolato a cominciare dal pugno di ferro contro i bulli. Vediamo ora insieme tutti i cambiamenti e i progetti del MIUR per il 2019. miur-scuola-cambiamenti-2019-ministro-bussetti-parlamento (1)

Bullismo a scuola: il programma del Miur per sconfiggere la violenza contro studenti e professori

Il Ministro Bussetti ha spiegato che il primo passo da fare per una scuola nuova e più formativa è quello di far muovere scuola e famiglia lungo la stessa strada contro i violenti che aggrediscono i professori: il rispetto dei docenti deve essere un pilastro portante per la crescita e la formazione dei ragazzi. Altro elemento fondamentale è poi dare alle scuole un nuovo aspetto con degli istituti molto più sicuri e soprattutto avanzati. Utilizzando finanziamenti nazionali e comunitari il Ministro Bussetti vorrebbe avviare un piano di interventi per mettere in sicurezza tutti gli edifici scolastici al fine di ammodernarli e renderli a norma per gli eventi sismici e i disabili, soprattutto al Sud Italia. La scuola del futuro, per il Ministro Bussetti, deve così diventare veramente accessibile e inclusiva per tutti, garantendo i diritti dei disabili e formando in modo completo gli insegnanti di sostegno. Per quanto riguarda l'inclusione, il MIUR dal 2019 vuole puntare tutto sulla tecnologia che può avvicinare tutti gli istituti e gli studenti, limitando così il rischio di dispersione scolastica che resta ancora troppo alto.

Alternanza scuola-lavoro ed educazione fisica: le novità del MIUR per il 2019

Per quanto riguarda invece l'alternanza scuola-lavoro, il MIUR non vuole cancellare le riforme fatte dalla Buona Scuola, ma migliorarle. Le aziende e le scuole dovranno lavorare in sinergia, vedendo questo percorso non come un obbligo, ma come una possibilità per formare al meglio i lavoratori di domani con percorsi sicuri e con standard qualitativi altissimi. Data poi la provenienza del Ministro Bussetti c'era da aspettarsi il suo voler puntare molto sull'educazione fisica ed alimentare. Il MIUR a partire dal nuovo anno scolastico, infatti, vuole dare un nuovo volto all'attività sportiva che si svolge a scuola in quanto, un corretto comportamento e stile di vita, aiuta gli studenti a crescere in modo sano. Ovviamente, in parallelo a questo, intenzione del MIUR è anche quella di andare incontro agli studenti che praticano sport in modo agonistico, permettendogli di completare il percorso scolastico con successo senza venir meno agli impegni sportivi. Per approfondire, leggi anche:

Università e ricerca: il programma del MIUR per il 2019

Altro argomento trattato dal Ministro Bussetti è quello dell'Università che dovrà essere moderna e a portata di tutti ampliando le possibilità di studiare senza pagare le tasse per chi ha problemi economici. Inoltre le procedure amministrative per ottenere le borse di studio dovranno essere semplificate e le risorse per i centri di ricerca aumentate. Un occhio di riguardo sarà dato alla partecipazione allo studio universitario delle ragazze e all'esigenza di rinnovare la dotazione tecnologica delle università. Infine il Ministro Bussetti vorrebbe incentivare i dottorati industriali coinvolgendo anche le aziende private, non solo quelle pubbliche, per dare una nuova spinta al Made in Italy e cercare di superare i confini nazionali diventando così delle realtà all'avanguardia abbastanza "attraenti" da limitare la cosiddetta fuga dei cervelli. Tutto ovviamente pare sarà inserito in un percorso strategico pluriennale per l'università e la ricerca. (Fonte Immagini Pixabay)
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