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Philip Roth: chi era, libri da leggere e frasi dello scrittore di Pastorale Americana

23 maggio 2018

Morte di Philip Roth: chi era e cosa sapere per la scuola

Il mondo della letteratura piange lo scrittore Philip Roth, autore di alcuni libri cruciali nel panorama culturale del nostro secolo, come Pastorale Americana. Philip Roth è morto a 85 anni nella sua abitazione, circondato da amici e parenti: come riporta l'agente letterario Andrew Wylie, le cause della morte di Roth sembrano essere un'insufficienza cardiaca. Philip Roth è stato autore di moltissimi libri da leggere almeno una volta nella vita e alcune frasi meritano di essere ricordate anche perché con la sua morte così vicina alla fine dell'anno scolastico per tutti gli studenti significa solo che i professori potrebbero decidere di affidarvi un tema o farvi fare un compito in classe su questo importante autore. Noi di ScuolaZoo in ogni caso siamo qui per voi e, in questo articolo, ripasseremo chi era Philip Roth, quali sono i suoi libri più importanti e alcune frasi celebri. philip-roth-chi-era-libri-leggere-frasi-pastorale-americana

Chi era Philip Roth: breve bio dell'autore di Pastorale Americana

Philip Roth nato nel 1933 e morto a New York il 22 maggio 2018 è stato uno scrittore statunitense tra i più importanti della moderna storia americana. Considerato uno dei romanzieri ebrei più importanti, Philip Roth da anni era candidato al Premio Nobel per la letteratura, ma non è mai riuscito ad ottenerlo, nonostante il pubblico e i lettori lo acclamassero a furor di popolo come vincitore ogni anno. L'esordio letterario che lo ha portato al successo lo abbiamo con Addio, Columbus e cinque racconti. Qui scopriamo lo stile di Philip Roth: ironico, molto colto e legato a temi come la psicanalisi, il laicismo ebraico e la satira del mondo contemporaneo. Del resto Philip Roth aveva un cultura sconfinata, coadiuvata anche dal Master alla Chicago University in letteratura anglosassone. Nella sua carriera ha insegnato a Princeton, ma poi ha preferito dedicarsi unicamente alla scrittura. Philip Roth ha sposato prima Margaret Martinson, poi Claire Bloom, ma alla fine si è separato anche da lei. Non tutto il male vien per nuocere però, perchè pare che molto di questa relazione sia finita nel libro Ho Sposato Una Comunista. Nel 2012Philip Roth ha annunciato l'addio alla scrittura e pare che abbia anche dato ordine ai suoi parenti di distruggere il suo archivio personale dopo la sua morte.

Leggere Philip Roth: i libri imperdibili

Se non avete avuto modo di conoscere l'opera di Philip Roth da vivo, ora che è morto potreste esserne incuriositi. Non preoccupatevi, succede spesso di ignorare certi autori quando sono in vita e poi di riscoprirli per caso dopo la loro dipartita. L'importante è leggere, quindi ecco tre titoli di libri che non potete proprio perdervi per iniziare a leggere Philip Roth:
  • Philip Roth, Il Lamento di Portnoy: questo libro fu considerato un vero e proprio capolavoro all'epoca della sua uscita (era il 1969), e lo è ancora adesso. Questo libro è una sorta di tragedia e commedia personale che ricorda un po' Woody Allen. Si tratta infatti del racconto di Alexander Portnoy, un paziente che parla in continuazione sdraiato su un lettino in preda ad una nevrosi sessuale. Il libro fu accusato di essere troppo scurrile, ma divenne un successo.
  • Philip Roth, Il teatro di Sabbath: siamo nel 1995 e anche questo libro è stato considerato un po' eccessivo. La trama parla di Mickey Sabbath, un artistoide che ama frequentare le prostitute e ha la nomea di abile manipolatore. La sua vittima è Drenka, una immigrata croata che però è depravata quasi quanto lui. Nonostante lo stile comico, Mickey tenterà il suicidio, considerandosi un fallito. Il romanzo ha ricevuto il National Book Award.
  • Philip Roth, Pastorale Americana: è un libro lunghissimo, scritto nel 1997 e più che averlo letto, probabilmente, avrete visto l'adattamento cinematografico con Ewan McGregor. In ogni caso, Pastorale Americana è uno dei libri più famosi di Philip Roth e narra la vita di Seymour Levov, chiamato lo svedese, che cerca in ogni modo e con ogni sforzo possibile ed immaginabile di evitare un disastro familiare. Purtroppo, però, ogni tentativo sembra vano. Pastorale Americana portò Philip Roth a vincere il Premio Pulitzer per la narrativa del 1998.

Frasi e citazioni di Philip Roth: le più belle per la scuola

Per iniziare un eventuale tema o un approfondimento su Philip Roth vi potrebbero venire utili delle frasi tratte dai suoi libri più famosi o delle citazioni. Potreste utilizzare nell'introduzione o nella conclusione del tema, o come spunto per un a riflessione. Ecco le più belle:
  • Noi lasciamo una macchia, lasciamo una traccia, lasciamo la nostra impronta. Impurità, crudeltà, abuso, errore, escremento, seme: non c’è altro mezzo per essere qui.
  • Non sei tenuto a venerare la tua famiglia, non sei tenuto a venerare il tuo paese, non sei tenuto a venerare il posto dove vivi, ma devi sapere che li hai, devi sapere che sei parte di loro.
  • Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile.
  • Quando mi chiedo come sono arrivato dove sono, la risposta mi sorprende: «Ascoltando».
  • Ciò che noi sappiamo è che, in un modo non stereotipato, nessuno sa nulla. Non puoi sapere nulla. Le cose che sai… non le sai. Intenzioni? Motivi? Conseguenze? Significati? Tutto ciò che non sappiamo è stupefacente. Ancor più stupefacente è quello che crediamo di sapere.
  • La cosa migliore sarebbe dimenticare di aver ragione o torto sulla gente e godersi semplicemente la gita. Ma se ci riuscite… Beh, siete fortunati.
(Fonte immagini Philip Roth, Facebook)
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