#Diritto Scolastico

Studenti e Sanzioni

2 marzo 2015

STUDENTI e  SANZIONI

L’articolo 4 del Dpr 249/98 (Statuto degli Studenti) prevede che ogni regolamento disciplini le fattispecie sanzionabili specularmente ai doveri dello studente espressi all’ art. 3 del medesimo decreto.

I provvedimenti disciplinari così previsti nascono per contribuire alla formazione educativa dello studente. La responsabilità disciplinare dello studente  è  sempre personale, infatti nessuno può essere  sottoposto  a  sanzioni disciplinari per cause a lui non imputabili. Ogni studente prima di essere sanzionato ha il diritto di esporre le proprie ragioni ma soprattutto di essere ascoltato senza pregiudizi da parte della Dirigenza. Non è possibile sanzionare con un voto negativo, un comportamento scorretto dal punto di vista prettamente disciplinare. La libertà d’espressione sancita dalla nostra Costituzione impone che  in  nessun  caso  possano  essere sanzionate le  opinioni  correttamente manifestate. Le   sanzioni devono essere temporanee e proporzionate alla violazione.

Pochi sanno che allo studente deve sempre essere offerta la possibilità di convertire la punizione in attività in favore della comunità scolastica (servizio in biblioteca, alle fotocopie, in palestra).

I genitori dello Studente devono sempre essere avvisati in caso di sanzione disciplinare tramite nota sul libretto o convocazione a scuola.

In casi di eccezionale gravità può essere disposto l’allontanamento dalla Scuola dello Studente responsabile (sospensione) ma MAI per  periodi superiori a quindici giorni e comunque fatto salvo che la Scuola dovrà continuare un rapporto di comunicazione con lo Studente e la famiglia.

Il Consiglio di Classe potrà in autonomia deliberare di applicare al singolo la sanzione più idonea. Il singolo docente o il Dirigente Scolastico potrà irrogare qualsiasi sanzione, esclusa la sospensione.

La sanzione deve essere irrogata in modo tempestivo per assicurarne la comprensione e quindi l’efficacia.

E’ assolutamente rilevante evidenziare che le sanzioni possono essere inflitte anche per mancanze commesse fuori della scuola ma che siano espressamente collegate a fatti od eventi  scolastici e risultino di tale gravità da avere una forte ripercussione sull’ambiente scolastico.

L'azione disciplinare si potrà esplicare attraverso (l’elenco è esemplificativo e potrà essere diverso secondo ogni regolamento di Istituto):

  • il richiamo verbale
  • i compiti da svolgere in più
  • la nota scritta sul libretto dello studente
  • la nota scritta sul registro di classe e riportata sul libretto
  • l'ammonimento verbale e/o scritto sul registro di classe da parte del dirigente scolastico
  • la sospensione dalle lezioni con obbligo di frequenza
  • la sospensione completa dalle lezioni fino a quindici giorni

Come impugnare

La disciplina delle impugnazioni dei provvedimenti sanzionatori scolastici è contenuta nell’art 5 dello Statuto degli Studenti.

Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte tanto degli studenti quanto dei genitori entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di Garanzia interno alla scuola e del quale fanno  parte il dirigente scolastico, un docente designato dal collegio dei docenti, il presidente del consiglio di istituto e almeno un rappresentante degli Studenti.

L’organo di Garanzia deciderà su richiesta di chiunque ne abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione delle norme contenute nel regolamento di Istituto.

Viene ribadito che prima dell’irrogazione di qualsiasi sanzione è necessario che lo Studente ricorrente nell’impugnazione sia convocato e ascoltato.

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