#Diario del Professore

Se Credete che i Ragazzi non Abbiano Più Sogni, LEGGETE I LORO TEMI

16 giugno 2016
E allora dite quel che volete, i giovani d'oggi non hanno più ideali né contenuti, altro che noi alla loro età, e stanno sempre attaccati al cellulare e una volta qui era tutta campagna, ma sono qui che ho sotto gli occhi i loro temi d'esame, temi di ragazzi di tredici e quattordici anni, e dovreste venire anche voi, venire qui e leggere G., che nel tema "Cosa fa di me, me?", dice "Se dovessi anche per un secondo scendere da questo viaggio che è l'adolescenza per pensare al mio futuro, non stupirei con molti effetti speciali, anzi, desidererei avere una famiglia, la salute e un lavoro che mi permetta di vivere dignitosamente, se la vita o il destino lo vorrà, fra qualche anno o meglio fra parecchi anni sarò ortopedico, dottoressa o ricercatrice, chi lo sa, ma alla fine è più affascinante così: non ho certezze, non le ho mai avute, sono sempre alla continua ricerca di novità, di cambiamento, ma soprattutto di verità", oppure E., fate un salto davanti al tema di E., che racconta di come a volte passa da pensieri come "Ma Britney Spears tornerà mai di moda?" a "Che senso ha avuto crearci? Dove andremo quando moriremo?" e certo, i giovani d'oggi non hanno più sogni, non guardano più al futuro, e allora venite a leggere due righe del tema di D., "Durante le lezioni, gli allenamenti di calcio o mentre i miei genitori mi sgridano io non sono distratto e basta, io sto sognando, sogno di comprare il Real Madrid, sogno di costruire l'armatura di Ironman, sogni irrealizzabili per la maggior parte, ma sono i miei, li ho solo io", E sono sicuro che alcuni adesso sono lì che ridono di fronte a queste parole, di fronte a un ragazzo che sogna di costruire l'armatura di Ironman, e invece io penso che è lui, sono ragazzi come lui quelli che faranno qualcosa di grande, quelli che azzardano progetti strampalati, che imbrattano di utopie assurde e strambe i muri grigi delle città, come V., che a volte vorrebbe essere “Un'aquila, per volare alto lontano da tutto, e con l'aria che mi attraversa le ali liberarmi da tutte le cavolate che ho fatto”, e poi molti altri, scintille che ti esplodono sotto gli occhi, forse non sono loro, non sono i ragazzi quelli apatici, forse succede dopo, forse è quando siamo più grandi che diventiamo così come ci piace dipingerli, ma loro, lì, non sono quello che dite, non sono quello che raccontate, sono molto più vivi di voi, e di me, e forse tutto quel che dovremmo fare e non facciamo è far sì che non diventino come noi, che non arrivino a vent'anni già disillusi, cinici, bene che vada lì nell'angolino a fare battute sarcastiche, senza mai mettersi in gioco, senza mai rischiare davvero, ecco cosa dovremmo fare: salvare quella scintilla, proteggerla, farli diventare adulti migliori di noi.
PAGA CON

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