#Diario del Professore

In Difesa dei Prof di Ginnastica

12 luglio 2016
C'è un vecchio detto che circola nell'ambiente scolastico e di cui molti si fanno fregio con l'intento di provocare nell'uditorio grasse risate: chi sa fare fa, chi non sa fare insegna, e chi non sa insegnare insegna ginnastica. Ah! Ah Ah! Che ridere! Il professore o la professoressa di ginnastica godono spesso, nell'ambito del consiglio di classe, della stessa considerazione di una pianta da arredo: ci sono alcuni colleghi che tutt'ora si chiedono come sia possibile che questi prof percepiscano il medesimo stipendio di un insegnante di italiano o di matematica, e altri che vorrebbero che il loro voto, in sede di scrutinio, valesse al massimo la metà di quello degli altri. La sorte del prof di ginnastica è alquanto infausta anche al momento del colloquio genitori: quasi sempre il loro banchetto resta deserto, senza nessuno, mentre quelli dei colleghi “più blasonati” si vedono file chilometriche di genitori che vogliono sapere quante botte dovranno dare ai figli appena tornati a casa. Il problema è che tutti coloro i quali credono a questi pregiudizi e che considerano il prof di ginnastica una sorta di ibrido fra un bidello e un insegnante, non hanno mai fatto la cosa più sensata da farsi prima di esprimere tali insulse opinioni, ovvero provare a prendere il loro posto, anche solo per un'ora. Beh, io qualche volta l'ho fatto. Cioè, non è che ho fatto proprio il prof di ginnastica: ho portato i ragazzi in cortile a giocare a pallavolo o a calcio. Ebbene, mi sono bastati pochi minuti in questa situazione nuova per comprendere che non solo è giusto che il voto dei prof di scienze motorie valga come il mio, ma che dovrebbe valere di più. In quel contesto lì, infatti, viene fuori in modo molto, molto più lampante il lato umano dei ragazzi: viene fuori il rinunciatario, viene fuori il prepotente, quello che si fa in quattro per gli altri, il pigro, lo sbruffone, il coraggioso. Il carattere dei ragazzi, che dietro un banco ti si mostra appena accennato, che richiede un grande sforzo da parte del docente di essere capito, compreso, studiato, nell'ora di scienze motorie si mostra lampante, chiaro e tondo, senza infingimenti. Inoltre, per quanto i prof di ginnastica vengano spessissimo tacciati di nullafacenza, e il loro lavoro inquadrato come “una cazzata”, beh, coordinare venticinque ragazzini, farli correre, lavorare, tenerli d'occhio che non si facciano male ogni tre secondi, spronarli a impegnarsi anche quando si è un po' schiappe in certi sport... insomma vi sfido a farlo, e poi ne riparliamo. Secondo me i prof di scienze motorie dovrebbero essere i primi a parlare, nei consigli di classe: quelli bravi, quelli attenti, vi daranno un quadro dei ragazzi che nessuno è in grado di dare. Poi vabbè, ci sono anche quelli che fanno due squadre, si siedono e si mettono a leggere il giornale, alzando gli occhi da lì solo se c'è qualche schizzo di sangue che parte. Ma di questo modo di fare non sono i prof di ginnastica gli unici rappresentanti, o no?
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