Speravo di poter vivere l'emozione di un bianco Natal per la prima volta, ma per quanto i vari stereotipi ci portino a immaginare una Londra ricoperta di neve, la realtà è un tantino diversa. Forse è un colpa di Bridget Jones che, pur essendo sfortunata come poche altre donne, riesce ad avere il suo lieto fine correndo tra i fiocchi bianchi in una stradina londinese. Sfortunatamente, l'unica neve che ho incontrato finora è quella artificiale; generalmente proveniva da qualche sparaneve in cima a dei giganti palazzi in Oxford Street.
Definirei questa famosissima strada come l'emblema del capitalismo, ma rimane pur semre bella e scintillante. Una strada che inizia e finisce con Primark, dove è facile riconoscere i Londoners, dove è routine sentire più e più lingue, dove non è difficile urtare qualcuno proveniente dalla direzione opposta, dove le persone che incroci periodicamente sono solo i senzatetto. Questo rappresenta una triste realtà che dà un po' l'idea della verità celata tra un edificio colossale e il suo vicino.
Polemiche a parte, avete presente quei giochi per bambini dove si ha sempre lo stesso scenario, ma i personaggi e gli avvenimenti possono essere modificati? E' il modo più efficace che ho per darvi una vaga idea della mie giornate; mi sembra spesso di vivere all'interno di una cartolina, quasi come se ci fossi capitata per sbaglio. La principale differenza è che qui nulla si ferma, Londra è un vortice, e non è difficile esserne inghiottiti.
Dove mi trovo io? Non saprei. L'orientamento non è mai stato il mio forte e ahimè, non ho avuto una bella giornata. Il pensiero degli esami e il negozio perennemente affollato non sono esattamente un toccasana per la mia pace mentale.
Ogni tanto desidero di passare le mie giornate dormendo nascosta dal mondo, ma improvvisamente ricordo che lì fuori è tutto come in una cartolina, e con uno scenario così la storia non può che essere meravigliosa.
