Un sereno e tranquillo avvio dell’anno scolastico. Ecco il modo con cui il ministro dell’istruzione vuole dimostrare la validità della “Buona scuola”.
A dirlo è stata lei stessa qualche giorno fa, ospite a Uno Mattina Estate, programma di Rai 1. Tutte le cattedre coperte, tutto come dovrebbe essere. Quando tra pochi giorni le scuole italiane verranno riaperte, non ci sarà il caos profilato dai sindacati, ma un clima di collaborazione. Questo, almeno, secondo quanto dichiarato dal ministro Stefania Giannini.
Le sono state poste anche altre domande, tra le quali spicca quella sui poteri affidati ai dirigenti scolastici. Dopo aver ripetuto per l’ennesima volta che non si tratta di “superpoteri”, ha aggiunto che la figura del preside, nel momento in cui si è trasformata in quella di dirigente scolastico, è rappresentativa di un dirigente dello Stato.
Senza però dei poteri decisionali effettivi e un comitato di valutazione del loro operato, il tutto resta molto teorico. Passando poi all’edilizia scolastica, il ministro ha voluto rimarcare il successo della pubblicazione dell’anagrafe degli edifici scolastici, dimenticata per più di 20 anni. Ha anche ricordato che il governo sta continuando a stanziare fondi per il miglioramento delle strutture.
“La certezza di un avvio tranquillo la danno i fatti”. Queste le parole del ministro Giannini. Sarà davvero così? Non saprei. Come già spiegato nell’articolo sulle proteste di settembre, la situazione sembra essere molto delicata. I docenti, dal loro punto di vista, considerano come confusionario il criterio di assunzione. Staremo a vedere.
