Purtroppo sono tanti gli episodi di bullismo che ci capita di leggere ogni giorno sui giornali. Se, questo capitolo che affligge il mondo scuola - e non solo - tende a non chiudersi mai, un dato positivo emerge: aumentano le denunce per contrastare il fenomeno.

Una è quella di una mamma che, dopo due anni di tormenti e di botte ricevute dal figlio Lorenzo a scuola, non ce l'ha più fatta a restare zitta. Ha deciso di denunciare l'accaduto su Facebook, mostrando le foto delle ecchimosi sul corpo del figlio che, tra l'altro, ha una disabilità motoria. Dopo tanta violenza ricevuta, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata l'ennesima spinta che ha portato il piccolo Lorenzo, di 9 anni, al pronto soccorso con una prognosi di dieci giorni.

La rabbia di questa mamma, Cinzia, deriva dal fatto che nessuno ha mai difeso il bambino che, probabilmente a causa della sua condizione, viene considerato quasi un peso per la scuola e, per questo motivo, messo spesso da parte. Tutto ciò, unito a un atteggiamento di negazione da parte della scuola e alla tendenza degli insegnanti a minimizzare l'accaduto, l'ha portata a prendere una decisione: far cambiare scuola a Lorenzo, nella speranza di trovare un posto più umano, dove il figlio non venga nuovamente preso di mira dagli altri bambini.

Cambiando scenario e scuola, incontriamo la storia di una sedicenne che, a causa delle violenze subite da parte delle sue compagne, è finita addirittura in ospedale: sul suo corpo sono state trovate escoriazioni e contusioni varie.

La ragazza, che vive da mesi questa triste condizione, ha deciso, col sostegno della famiglia di raccontare tutto. Anche nel suo caso né la scuola né gli insegnanti le sono venuti incontro al primo "grido di aiuto", Il rischio è, infatti, che in questi casi le istituzioni non riescano a comprendere realmente quello che sta accadendo e quanto dolore possa portare nella vita delle persone vittime di bullismo.

Il problema fondamentale è che quando si è vittime ci si vergogna: ci si isola, si diventa muti. Non si vuole parlare con nessuno e si va avanti così, sopportando tutto. Un'iniziativa che merita di essere citata è quella del Comune di Cerro Maggiore, che sabato scorso ha inaugurato il primo punto di ascolto antibullismo, creato dall'Associazione Contro il Bullismo Scolastico: si tratta di un gruppo di giovani e professionisti che cercheranno di non far sentire più nessuno da solo, di aiutarlo ad alzare la voce, a farsi sentire e a tornare a vivere, bene.