#Info studenti

Buona Scuola, cosa ne pensano gli studenti? Rispondono i RIS

14 maggio 2015
La “Buona Scuola” è senza dubbio l’argomento sulla bocca di tutti i componenti della scuola. "La buona scuola mette al centro lo studente con i suoi sogni e i suoi bisogni, il suo desiderio profondo di essere innanzitutto un cittadino". Queste sono le parole del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi. Ma vi siete mai chiesti cosa pensino realmente i ragazzi? Abbiamo deciso di intervistare per voi due R.I.S. (Rappresentanti d’Istituto ScuolaZoo), provenienti da due realtà diverse, che cercheranno di spiegarcelo. I loro nomi sono , R.I.S. della provincia di Messina, ed Enrico Cosenza, R.I.S. della provincia di Cosenza. Partiamo subito con le nostre domande:  

Descrivi cosa è per te la Buona Scuola

Serena

 

Enrico

La Buona Scuola è la più recente riforma "teorizzata" che si propone di modificare aspetti rimasti invariati per moltissimi anni e di risolvere problematiche soprattutto riguardanti gli insegnanti e le future assunzioni   La buona sQuola del governo Renzi è tutt'altro che buona. É una riforma che riguarda tutto tranne il miglioramento della didattica, dell'economia scolastica e persino la qualità del personale. Si allontana completamente da ciò che dovrebbe essere la scuola del futuro, lontana dalla meritocrazia e dalla gratuità.
 

Il motivo principale dello sciopero degli insegnanti è il troppo potere conferito ai dirigenti. Sei d’accordo?

Serena

 

Enrico

Un sovrano, insomma. In seguito ai famosissimi accorpamenti abbiamo visto come i dirigenti scolastici si trovino a gestire due o più scuole contemporaneamente, dunque persino la loro presenza e disponibilità è compromessa. Non so fino a che punto i nuovi presidi saranno messi in condizione di svolgere i loro compiti.   Preside sovrano? Non avrà mica studiato per rappresentare questa figura e inoltre come può lui decidere quale professore può insegnare o meno nella "sua' scuola? Non condivido per nulla questo prototipo di preside che Renzi ha ipotizzato. No ai presidi baroni!
 

Ci sono state mobilitazioni durante gli ultimi giorni. Cosa pensi di queste proteste?

Serena

 

Enrico

Scioperare per ciò in cui si crede è legittimo e necessario. Sono un po' perplessa per quanto riguarda l'ultimo sciopero, infatti mi aspettavo una presa di posizione da parte degli insegnanti prima che le consultazioni fossero terminare. Per quanto riguarda gli studenti, (neanche io sono pienamente favorevole alla riforma) ho purtroppo notato che in molti non conoscono la Buona Scuola nella sua interezza o hanno manifestato sebbene non avessero partecipato alle consultazioni. Non voglio generalizzare, sono sicura che altrettanti ragazzi abbiano delle motivazioni validissime, ma mi dispiace notare una simile differenza.   Scendere in piazza e gridare a tutti il proprio dissenso verso ciò che Renzi e il ministro Giannini stanno per attuare ritengo che sia importante. Gli studenti in questo caso sono fondamentali, sono loro che a volte riescono ad unire anche sindacati in un corteo (come abbiamo fatto noi). La protesta serve per far capire ai cittadini che ciò che sta per essere emanata è una riforma completamente infondata. Si parla da anni di assunzioni e invece ci sono tagli di ogni genere. Peraltro riescono di non essere chiamati a lavorare i docenti di ruolo, figuriamoci i precari, quindi #noallabuonasQuola.
 

Qualcuno dice che opporsi sempre e alle riforme non porterà mai al cambiamento, neanche se un numero massiccio di studenti decidesse di farlo. Cosa ne pensi?

Serena

 

Enrico

Credo che la partecipazione massiccia sarebbe stata molto più utile nelle consultazioni piuttosto che nelle manifestazioni. Ma scioperare è pur sempre un modo per farsi sentire, quindi non è detto che qualcosa non cambi.   Chi afferma che una protesta non porterà mai ad un cambiamento vuol dire che non vuole cambiare. É importante manifestare, farlo con consapevolezza e gridare agli altri ciò che non va bene. La scuola dovrebbe essere al primo posto, quindi tutti i cittadini, a prescindere dalla classe sociale di appartenenza, dovrebbero protestare.
   

Se potessi modificare qualcosa della Buona Scuola, cosa cambieresti?

Serena

 

Enrico

Per come è ora, ho dei dubbi che possa realmente funzionare ed è proprio su questo che interverrei. La mia domanda principale è: "Quali sono le coperture finanziarie della riforma? Insomma, chi pagherà?   Merito, gratuità, finanziamenti, miglioramenti della didattica, tutto ciò non è presente nella riforma. Toglierei i docenti scelti dal preside (quindi se non si è amico del dirigente non si potrà insegnare); i contributi volontari che a questo punto diventeranno obbligatori; assunzioni che non partiranno mai. Questo è, però, quello che prevede la vera buona sQuola. Dov'è quindi la democrazia? La meritocrazia? L'aspirante docente traballerà tra un preside sceriffo e un insegnante raccomandato per poter poi insegnare chissà quando. Renzi deve ritirare questa riforma!
  Due studenti con visioni quasi opposte su tutti i punti, ma entrambi hanno ricordato che lo sciopero è un vero e proprio diritto. Indipendentemente dalla correttezza ed equità del disegno di legge, è importante che gli studenti realizzino di poter far qualcosa per la propria scuola, sia esso partecipare alle consultazioni o scioperare.

 

ANCHE TU VUOI FAR SENTIRE LA TUA VOCE E DIVENTARE UN RIS DI SCUOLAZOO? ALLORA CLICCA QUI!

PAGA CON

Ciao, benvenuto su ScuolaZoo! Come possiamo aiutarti?

ScuolaZoo