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Cappuccetto rosso e Cenerentola: favole censurate a scuola

12 ottobre 2015

In Francia è aperta la caccia alle streghe... delle favole sessiste! Il ministro dell’istruzione francese, Najat Vallaud-Belkacem, ha stabilito che verranno censurate tutte le favole sessiste. È stato chiesto ad una nota organizzazione femminista, Hubertine Auclert, di analizzare le favole e stabilire in quali la donna viene denigrata o perde la propria identità di persona. Non sembra un’iniziativa insensata, se non fosse che una delle favole censurate è Cappuccetto rosso. Tutti conosciamo questa storia, in cui la bambina e la nonna alla fine vengono salvate dal lupo cattivo dal cacciatore. Ciò sarebbe sessista? Alla fine parliamo di una ragazzina e un’anziana, due categorie di persone che sono indifese a prescindere dal sesso.

cappuccetto rosso

Tra l’altro nella favola originale, molto più cruenta, in cui il lupo con l’inganno convince È a cibarsi della nonna, la piccola si salverà poi da sola, ingannando il lupo e riuscendo a scappare. Il tentativo di abbattere gli stereotipi di genere finisce per sfiorare il ridicolo. Le favole sono nate per dare degli insegnamenti, originariamente per mettere in guardia i bambini ma poi, col tempo, sono state modificate per renderle più moderne e quindi comprensibili ancora oggi e meglio adatte ai più . È comprensibile voler modificare una favola, come ha fatto la Disney con la regina di ghiaccio (Frozen) o con la bella addormentata (Maleficent), ma non ha senso eliminare completamente una favola e impedire di raccontarla alle nuove generazioni.

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