#Info studenti

Meno litigi in classe: arriva il diagramma delle emozioni!

12 ottobre 2015

Con il "diagramma delle emozioni" in classe si litiga meno. Ecco di cosa si tratta! Il Mood meter, frutto di un ricercatore statunitense, permetterebbe agli studenti di conoscere le proprie emozioni e quelle degli altri..e non litigare più! A volte capita di sentirci soli, come se nessuno riuscisse a capire quello che ci sta succedendo e quello che stiamo provando. Questo capita perché non tutti coloro che ci stanno intorno riescono a capire esattamente quello che succede nella nostra testa senza che noi glielo diciamo. Così capita che un giorno noi siamo tristi e giù di morale e un nostro compagno particolarmente allegro venga da noi e ci faccia arrabbiare ancora di più. E via a litigare. Perché ciò non accada negli Stati Uniti si è pensato di introdurre nelle scuole un “diagramma delle emozioni” o, meglio, il Mood Meter, che gli studenti devono completare durante le ore di educazione emozionale, una materia che in Italia ancora non esiste ma che potrebbe essere introdotta come sono state introdotte ultimamente l’educazione sentimentale e quella imprenditoriale, per volere dei parlamentari europei.

diagramma emozioni

Il Mood Meter non è altro che un gran cartellone divido in quattro parti e di quattro colori diversi, ognuno per emozioni diverse. Il blu dedicato alla tristezza , malinconia, al senso di colpa, allo stress, alla bassa autostima e così via. Il verde per la speranza e i pensieri positivi verso il futuro. Il giallo per la gioia, la felicità e le emozioni positive. Infine, il rosso, proprio come il personaggio nel cartone della Pixar, Inside out, per la rabbia. E per finire una zona centrale che rappresenta la calma e la neutralità. Gli studenti sono quindi chiamati a scrivere su dei post–it colorati ciò che provano e ad attaccarli sul cartellone. E così guardarsi dentro e scoprire nello stesso momento cosa provano gli altri ci fa crescere e comportarci inevitabilmente in modo diverso. Tutto a un tratto è più facile avere un occhio di riguardo in più per i compagni tristi e la strada per conoscere meglio se stessi diventa più facilmente percorribile e senza ostacoli. Come è successo per degli studenti di una scuola  di Firenze, che sono stati entusiasti di provare questo nuovo metodo, frutto di un ricercatore, Mark Brackett, dello Yale Center of Emotional Intelligence.

Forse l’unico prezzo da pagare per avere meno litigi in classe sarà di rinunciare ad un pezzo della propria “privacy emotiva”. Ma come idea non sembra affatto male!    
PAGA CON

Ciao, benvenuto su ScuolaZoo! Come possiamo aiutarti?

ScuolaZoo