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Freddo a scuola, accordo con la provincia grazie a un R.I.S. - Diario del Rappresentante

14 gennaio 2015

«Al rientro dalle vacanze natalizie alcuni degli istituti superiori della Provincia di Cosenza hanno riscontrato un problema, che nonostante le sollecitazioni degli studenti, presentate nei  mesi scorsi presso le stesse scuole, si è rivelato ancora una volta irrisolto: riscaldamenti fatiscenti e mal funzionanti.

Giorno 9 gennaio 2015 io, Enrico Cosenza, affiancato da Mario Russo, rappresentante del liceo classico Bernardino Telesio di Cosenza, abbiamo proclamato sciopero studentesco per giorno 13 c.m., poiché non riteniamo giusto che non vengano rispettati i nostri diritti, come in questo caso studiare in un luogo nel quale la temperatura presente negli edifici scolastici non rispetti i 18°. Lo scopo della manifestazione é stato quello di poter incontrare le istituzioni e affrontare il problema che é degenerato negli ultimi mesi. Siamo stati quindi accolti, al termine della marcia, dal Presidente della Provincia Mario Occhiuto e dal responsabile dell'edilizia scolastica l'Ing. Molinari, i quali non hanno riscontrato segnalazioni dai dirigenti, ma allo stesso tempo rendendosi disponibili al confronto con gli studenti. Il corteo é stato sostenuto da 10 rappresentanti d'istituto del centro città e di alcune periferie, i quali accompagnati da centinaia di studenti hanno raggiunto il Palazzo del Governo.

Abbiamo sfatato il mito che spesso costituisce il pregiudizio negativo verso gli scioperi indetti da studenti. La Provincia ci ha mostrato le deficienze dei dirigenti (a non aver segnalato i disagi nonostante le segnalazioni da parti di docenti e studenti) e si è quindi notato immediatamente la mancanza di comunicazione e di interventi tra l'istituzione scolastica e quella provinciale. Slogan fondamentale è stato rappresentato anche dall'hashtag #nonsirisparmiasullanostrasalute e pertanto nel calendario degli incontri fissati tra istituti e rappresentanza della Provincia si farà fronte a problemi riguardanti la sicurezza degli istituti cosentini, forniti di impianti non del tutto sicuri e strumentazioni riguardanti anche  il  primo soccorso.

É stato raggiunto il nostro obbiettivo e con i nostri toni pacati, ma sempre più agguerriti, cercheremo di cambiare la scuola per far si che i nostri figli potranno frequentare luoghi dove la sicurezza e l'efficienza siano alla base di tutto».

Enrico Cosenza, R.I.S. del Liceo Scientifico Scorza di Cosenza

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