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Il campione di football non lascia solo il bambino autistico: la lettera della mamma diventa virale

8 settembre 2016

Bo Pask è solo un ragazzino. Frequenta le elementari, per la precisione la Montford Middle School in Florida, e i suoi compagni spesso lo lasciano solo perché lo considerano diverso. Ciò è dovuto al fatto che Bo è autistico.

Un giorno i giocatori della squadra di football dell'università della Florida sono andati in visita alla scuola di Bo. Si sa, gli americani percepiscono il football uno sport che ti rende migliore, che ti fa diventare l'idolo della scuola, il ragazzo più conosciuto della città o addirittura del tuo stato, se si tratta della Florida, e questi giovani campioni quindi vanno in giro per le scuole presentati come modelli da seguire. Uno di loro è Travis Rudolph, anni 21, che durante la pausa pranzo della visita alla scuola elementare si accorge che Bo è seduto in un tavolo da solo e così va a tenergli compagnia. Non sa ancora che Bo è autistico, ma tra i due è subito complicità. Viene scattata loro una foto e la mamma di Bo la pubblica sui social network accompagnandola a delle parole che la renderanno virale. Eccole riportate qui di sotto:

[caption id="attachment_264398" align="aligncenter" width="628"]A destra il campione di football Travis Rudolph e a sinistra la foto insieme a Bo che è diventata virale A destra il campione di football Travis Rudolph e a sinistra la foto insieme a Bo che è diventata virale[/caption]

«Ultimamente mi è capitato spesso di provare a ricordare il mio tempo passato alla scuola elementare, piacevo ai miei insegnanti? Mi ricordo ancora di loro? Avevo tanti amici? Mi sedevo con qualcuno a pranzo? Quanto erano cattivi i bambini in realtà?

Mi ricordo che un bambino mi chiamò "Tammy Fay Panettiera" perché avevo già iniziato a portare goffamente l'eye-liner a quell'età e mi ricordo quanto fosse stato brutto e che gli risposi chiamandolo con un nome stupido anche io, ma quando non mi poté più vedere piansi. Mi ricordo la scuola elementare come qualcosa di spaventoso e difficile. Adesso che ho un figlio che deve iniziare la scuola elementare, provo ansia per lui e ciò può essere davvero opprimente.

Qualche volta sono grata all'autismo. Sembra una cosa terribile da dire, ma credo e spero che in qualche modo lo protegga. Lui non sembra accorgersi di quando la gente lo fissa mentre fa schioccare le sue mani. Non sembra accorgersi che non viene più invitato alle feste di compleanno. E non sembra accorgersi di far pranzo da solo. Queste sono alcune delle domande che mi pongo ogni giorno: "Ci sono stati dei momenti in cui ti sei sentito triste oggi?","Con chi hai mangiato pranzo oggi?". Qualche volta la risposta è "un compagno", ma nella maggior parte dei casi è "nessuno". Quelli sono i giorni in cui mi sento triste per lui, ma a lui sembra che non importi. È uno splendido bambino e ha sempre un sorriso e un abbraccio per chiunque incontri.

L'altro giorno un mio amico mi ha mandato questa foto dicendomi che mio figlio stava mangiando con Travis Rudoph. Quando gli ho risposto chiedendogli chi fosse mi ha risposto "Un giocatore di football della FSU" e le lacrime hanno cominciato a inondare la mia faccia. Travis Rudolph e altri giocatori di football della FSU (Florida State University) hanno visitato la scuola di mio figlio.

Non sono sicura di cosa abbia spinto questo gentilissimo ragazzo a condividere il tavolo con mio figlio, ma sono felice di dire che non verrà presto dimenticato. Questo non è uno di quei giorni in cui mi devo preoccupare se il mio adorabile ragazzo abbia mangiato insieme a qualcuno, perché so che era seduto davanti a quello che è un idolo per tanta gente. Travis, grazie mille, hai reso una mamma estremamente felice e ci hai resi tuoi fan per la vita!»

Voi avete compagni autistici? Restano spesso da soli? Cosa ne pensate? Condividete i vostri pensieri con noi scrivendoli nei commenti qui sotto!

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