Libri ridotti a un prezzo ridotto: ecco cosa sono i libri distillati che da qualche settimana stanno avendo un grande successo sul mercato italiano. Il progetto è a opera dell'editore Centauria e mira all'obiettivo di sensibilizzare alla lettura di grandi romanzi anche coloro che solitamente rinunciano in partenza a leggere un libro con un folto numero di pagine per mancanza di tempo o voglia. Si punta ad ottenere così dei libri tascabili che siano anche comodi e pratici da portare in giro. Di fronte alle prime critiche gli editori hanno subito sottolineato il fatto che l'essenza dei libri non verrà mutata: non si tratta infatti di riassunti, ma di veri e propri "tagli" di parti che vengono considerate superflue al fine della trama. Beh, non so voi, ma questa spiegazione non mi convince affatto: quale parte di un romanzo può essere considerata superflua se non dall'autore stesso? Direi che anche solo cancellare una singola frase potrebbe sollevare un polverone da parte dei lettori più accaniti! Niente è superfluo, neanche una semplice descrizione, se l'autore ha giudicato necessario metterla nero su bianco. Sarebbe come cancellare alcuni particolari di un dipinto che, magari, potrebbero sembrare insignificanti, ma concorrono a fare di quell'opera tutto quello che l'autore voleva esprimere.

Insomma, è un vero e proprio affronto alla letteratura. Questo taglio indiscriminato di scene avviene già normalmente ad opera di un regista che vuole realizzare un film ispirato a un libro, ma proprio per questo, senza nulla togliere ai film, non si può dire di conoscere a fondo la storia o la personalità di un dato personaggio se non si è letto il romanzo. Purtroppo bisogna ammettere che questa iniziativa dei libri distillati ha sortito un grande successo, soprattutto fra i lettori occasionali, che normalmente non si sognerebbero mai di cominciare un romanzo di 700 pagine.