Lo sport, quando non degenera e sfocia negli episodi di violenza immotivata che ci capita di vedere spesso negli stadi, è un'attività enormemente positiva, per il corpo e per la mente, e si può affermare con assoluta certezza che faccia bene a tutte le età. Le Olimpiadi di Rio sono state l'occasione per alimentare il nostro amore per qualsiasi disciplina sportiva, ma soprattutto per accrescere quel senso di condivisione e sano nazionalismo che in genere nasce in occasione di una competizione sportiva.
Rio ha portato ripercussioni positive anche nell'universo scolastico, con cambiamenti che sono stati annunciati su Facebook proprio dal ministro dell'Istruzione Stefania Giannini. Qualche ora prima della cerimonia di chiusura dei giochi olimpici, la Giannini ha voluto infatti confermare l'impegno che dovrebbe portare a una maggiore integrazione dello sport all'interno dei programmi di insegnamento. Parafrasando le sue parole, è stato ribadito un concetto molto importante: il principale obiettivo che si vuole raggiungere è quello di diffondere maggiormente l'attività sportiva nei programmi curricolari, partendo già dalla scuola primaria.
Per concretizzare il tutto e raggiungere la meta sono previsti 140 milioni di euro che dovrebbero portare all'aumento delle ore destinate allo sport, con particolare attenzione ai bambini portatori di handicap. A questo si aggiunge la volontà di incrementare la presenza degli studenti alle gare sportive regionali e nazionali, e il desiderio di migliorare le palestre presenti nelle scuole e incentivare la costruzione di nuove. Al momento è disponibile un budget di 6,7 milioni di euro, destinato a crescere. Ad ogni modo i fondi rispetto al 2015 sono addirittura triplicati.
Parlando sempre di numeri, nel triennio 2017/2020 il ministro ha disposto di stanziare altri fondi - si parla di 240 milioni di risorse - che saranno impiegati per sostenere le 6.000 scuole collocate nei quartieri più difficili e nelle periferie, attraverso il potenziamento di impianti sportivi e palestre. Speriamo che tutte queste parole si trasformino presto in fatti e che non rimangano, come spesso accade, nell'aria.
