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Papa Bergoglio: "Nelle scuole non servono computer, ma insegnanti"

17 marzo 2015

papa bergoglio Papa Bergoglio ormai è intervenuto su molti aspetti della società ed ora si è cimentato anche a parlare di educazione. Nell’udienza dell’Unione Cattolica Insegnanti Medi è intervenuto sulla questione dicendo che anche lui è stato insegnante ed insegnare è una cosa bellissima. Tuttavia il Papa riconosce che molti professori non sono invogliati a fare il proprio mestiere perché pagati poco. Egli sottolinea infatti che per insegnare i docenti devono spendere del tempo “non solo quello dedicato alla scuola – dice Bergoglio -, ma anche quello passato a prepararsi”.

Un intervento utile quello del Papa, fatto proprio nel momento in cui stanno cambiando le carte in gioco nel contesto scolastico italiano tramite la riforma della Buona Scuola di Renzi, che sembra incontrare più di un ostacolo. Se la riforma, e le persone che comunque desiderano un cambiamento nella scuola italiana, compresi gli studenti, chiedono a gran voce nuovi mezzi con cui studiare come e – book, computer, lavagne elettroniche..Bergoglio, da buon difensore di una chiesa povera, dice che, più importanti di queste tecnologie, ci sono gli insegnanti che non si devono limitare a passare nozioni, ma anche a trasmettere i giusti valori ai giovani.

"In una società che fatica a trovare punti di riferimento - dice Bergoglio - è necessario che i giovani trovino nella scuola un riferimento positivo. Essa può esserlo o diventarlo se al suo interno ci sono insegnanti capaci di dare un senso alla scuola, allo studio e alla cultura, senza ridurre tutto alla sola trasmissione di conoscenze tecniche, ma puntando a costruire una relazione educativa con ciascuno studente, che deve sentirsi accolto ed amato per quello che è, con tutti i suoi limiti e le sue potenzialità".

Non per ultimo, il Papa ci tiene a ribadire che gli insegnanti devono sostenere i più deboli nelle scuole: nessuna preferenza, ma di alunni che hanno poca voglia di imparare, che si comportano male, che fanno perdere la pazienza oggi ce ne sono più che mai e gli insegnanti non devono perdere interesse nei loro casi a favore di chi a scuola va meglio, perché sono proprio i casi più difficili che meritano attenzione.

E voi la pensate come papa Francesco? Più insegnanti e meno pc, o il contrario? Scriveteci la vostra opinione all’indirizzo infostudenti@scuolazoo.it o nei commenti qui sotto!

E a proposito d'insegnanti proprio in questi giorni abbiamo scritto:

 - Una professoressa scrive ai suoi studenti: “Vi chiedo scusa!”

- “Grazie Maestro”: la commovente lettera di uno studente al suo professore

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