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Pidocchi: consigli per evitare di essere contagiati

17 ottobre 2016

Chi di noi non ha mai preso una volta nella vita almeno i pidocchi? Quei fastidiosi parassiti che un giorno invadono la nostra testa e ci provocano quel fastidioso prurito che è difficile da fare andare via? Probabilmente molti di noi hanno vissuto quest'esperienza alle scuole elementari, ma non è detto che i pidocchi arrivino anche alle scuole medie e superiori, portati magari da qualche studente con i fratellini più piccoli.

[caption id="attachment_265837" align="aligncenter" width="353"]Un pidocchio all'ingrandimento Un pidocchio all'ingrandimento[/caption]

Insomma, i pidocchi si trovano un po' ovunque e alcune mamme si stanno davvero preoccupando perché se i figli se li ritrovano in testa, una volta trattato il problema con medicine o qualcos'altro sempre consigliato dal medico e tornati a scuola, li riprendono perché qualche altro compagno li ha e non è stato a casa.

Cosa si dovrebbe fare quindi per evitare ripetuti contagi? Quando si sa che nella scuola cominciano a girare queste fastidiose bestioline sarebbe meglio evitare contatti troppo stretti, o scambiarsi elastici e forcine o altri oggetti simili usati in contatto con i capelli; i giubbotti è meglio non tenerli vicini, ma dovrebbero essere sistemati in armadietti (soluzione che hanno già adottato certe scuole all'avanguardia che stanno cercando di imitare i college americani); infine, sarebbero utili dei controlli.

Tuttavia, mentre in altri paesi è obbligo delle insegnanti controllare periodicamente gli alunni, specialmente alle scuole elementari, qua in Italia questa pratica non è consentita e per quello è difficile eliminare il problema. Anche il fatto che non serva un certificato medico per rientrare a scuola dopo che il trattamento è andato a buon fine e il fatto che tanti genitori ignorino come si debba agire in certi modi perché non si organizzano incontri informativi con i medici fa sì che questo piccolo problema (piccolo proprio come questi piccoli parassiti) in alcuni casi diventi abbastanza grave da far perdere più giorni di scuola agli studenti.

Voi cosa ne pensate? Credete che ci sia poca informazione medica nelle scuole e rivolta ai genitori? Come bisognerebbe cambiare le cose? Scrivetecelo nei commenti qui sotto!

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