Che fine farà il Liceo Classico? Attualmente naviga in acque non tranquille, questo perché soltanto 6 studenti su 100 scelgono questo indirizzo ai nostri giorni. Per questo motivo è sempre più attuale la discussione riguardante l'eventuale cambiamento del liceo classico, dove c'è chi sostiene che sia necessario un drastico rinnovamento, come Maurizio Bettini, ordinario di Filologia classica e Antropologia del Mondo Classico a Siena, oppure chi è contrario a ciò, come la professoressa Antonietta Porro della Cattolica di Milano, poiché snaturerebbe la vera identità del liceo classico, con addirittura il rischio di eliminare il greco come materia di studio.
Questa discussione è stata l'argomento principale del convegno "Il liceo classico del futuro", tenutosi presso il Politecnico di Milano nei giorni scorsi e dove il professor Bettini ha esposto nuovamente il suo pensiero riguardante la riforma del liceo classico. Per Bettini l'abolizione del greco è fuori discussione, una cosa molto importante invece è la modifica della seconda prova di maturità, ritenuta ormai troppo "vecchia" e ampiamente migliorabile. Il professore senese ha proposto di dare agli studenti versioni meno complicate e lunghe, con però annesse delle domande legate al testo da cui è preso il brano per valutare anche la conoscenza della cultura classica dello studente.
C'è invece chi si oppone a questa proposta di rinnovamento come la professoressa Porro, che al Corriere della Sera ha detto: «Io proprio non riesco a immaginare una situazione più vicina a quello che oggi si chiama “problem solving” di un candidato solo con il suo vocabolario, la sua intelligenza e la sua cultura di fronte al problema di decifrare un testo classico».
Quale sarà dunque il futuro del liceo classico? Al momento non si sa ancora niente, ma sicuramente nei prossimi anni ci saranno alcuni cambiamenti a partire dalla maturità, difatti il MIUR ha confermato che nel 2017 ci sarà una modifica, un rinnovamento, della seconda prova.
