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Sciopero Scuola 23 marzo 2018: motivazioni, lezioni a rischio e cosa sapere

22 marzo 2018

Sciopero della Scuola il 23 Marzo 2018

È stato indetto uno Sciopero della Scuola per domani, 23 marzo 2018 e dopo quello del 23 febbraio e dell'8 marzo, l'ondata di protesta da parte dei Sindacati non si ferma. Sono svariati i motivi dello sciopero della scuola del 23 marzo 2018:  innanzitutto si chiederanno chiarimenti al Governo in merito al precariato, al rinnovo dei contratti e per la posizione dei diplomati magistrali. Le lezioni quindi sono a rischio, ma vediamo meglio insieme le motivazioni dello sciopero e cosa sapere a riguardo. sciopero-scuola-23-marzo-2018 (2)

Motivazioni dello Sciopero della scuola del 23 marzo 2018

Lo sciopero del 23 marzo è stato indetto dall'ANIEF e l’Associazione Sindacale SAESE – Sindacato Autonomo Europeo Scuola ed Ecologia - ha comunicato l’adesione del personale docente, ATA ed educativo, a tempo indeterminato e determinato, delle istituzioni scolastiche ed educative per l’intera giornata del 23 marzo 2018. I motivi che hanno portato a questo nuovo sciopero scolastico sono strettamente legati alla sentenza del Consiglio di Stato che ha letteralmente tagliato fuori dalle GAE 50mila diplomati magistrali. Per i sindacati, come si legge in una nota dell'Anief, è importante trovare "una soluzione legislativa che riapra le GAE a tutti gli abilitati e tuteli i maestri assunti a tempo indeterminato e determinato con diploma magistrale, così come grida vendetta l’intesa raggiunta da Governo e sindacati sul rinnovo del contratto della scuola". Sono dunque questi i due motivi principali che hanno portato alla decisione di scioperare e di bloccare le lezioni nella giornata del 23 marzo 2018. "Sul fronte contrattuale - prosegue poi la nota dell'Anief - Dopo tante battaglie giudiziarie e le pronunce della Cassazione, ci si sarebbe aspettati almeno una riscrittura delle norme pattizie sulla progressione di carriera dei supplenti, sulla valutazione per intero del servizio pre-ruolo, sulla parità di trattamento tra assunti prima e dopo il 2011, sul riconoscimento del servizio nei passaggi di ruolo dei Dsga. E pure sui trasferimenti annuali".

Perché si protesta il 23 marzo: le finalità dello sciopero

Questo sciopero del 23 marzo si ricollega a quello del 23 febbraio 2018 e, come si leggeva nella nota di Unicobas, la lotta dei sindacati ha lo scopo di:
  • Far crollare la L. 107/2015 (cattiva scuola di Renzi)
  • Restituire a tutti la titolarità di istituto
  • Eliminare la chiamata diretta dei docenti e l’umiliazione del ‘bonus’ discrezionale
  • Ridurre il numero di alunni per classe che dal 2015 invece di diminuire è salito
  • Sganciare la scuola dal mondo impiegatizio ed agganciarla all’Università
  • Offrire una soluzione politica per i diplomati magistrali che, dopo essere stati assunti, ora rischiano il posto o la permanenza nelle GAE
  • Aprire un canale di reclutamento destinato al personale precario, docente e Ata, per almeno il 50% dei posti, concorso per titoli e servizio, che deve superare le Gae, con regole eque
  • Creare una piattaforma unitaria per il precariato, per superare le forme di reclutamento previste dalla delega collegata alla legge 107/15
  • Creare un sistema pensionistico sano ed equo, sganciando la previdenza dall’assistenza

Sciopero Scuola 23 marzo: in caso di assenza bisogna portare la giustificazione?

Se in vista dello sciopero della scuola del 23 marzo volete rimanere a casa per non ritrovarvi in classe da soli, senza possibilità di uscire e soprattutto senza fare nulla per 5 ore, sappiate che la giustificazione è obbligatoria. Frequentare le lezioni è un obbligo, indipendentemente dal fatto che siano i professori a scioperare: dovete, quindi, giustificare la vostra assenza. fonte Immagini Pixabay
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