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Facebook e Twitter tra i banchi: è già proposta di legge!

18 aprile 2014

Facebook e Twitter tra i banchi: è già proposta di legge!Ancora una volta l’Italia si dimostra divisa in due. Non geograficamente o politicamente parlando, ma per quanto riguarda il fronte digitale in ambito scolastico.

Esistono infatti scuole che usano quotidianamente solcial network e strumenti digitali tanto che in alcuni casi si parla già di e- learning (per saperne di più leggi anche E – learning, in futuro la scuola sarà a casa!), ma ne esistono altrettante che restano legate a strumenti tradizionalistici, e secondo uno studio realizzato dalla rete dell’istruzione europea,l’Eurydice, l’Italia è uno dei pochi paesi dove non si prevedono ancora supporti digitali relativi all’insegnamento nelle scuole primarie e secondarie.

Tuttavia l’introduzione dei social network all’interno delle scuole comincia a presentarsi come una necessità e proprio recentemente la deputata del Pd Anna Ascani ha firmato una nuova proposta di legge con lo scopo di introdurre nelle scuole un nuovo tipo d’insegnamento: l’ “educazione digitale”.Tutto ciò per contrastare definitivamente il cyberbullismo e per far comprendere ai ragazzi la rilevanza sempre maggiore che stanno acquisendo i social network,che molto spesso sono utilizzati dalle società per poter selezionare il personale.

Questa nuova legge implicherebbe quindi la formazione di docenti professionisti del settore informatico che possano aiutare gli altri docenti - che sempre più spesso si trovano in difficoltà davanti a una richiesta d’amicizia di un loro allievo - ad adottare nuovi mezzi e nuove modalità per poter comunicare con i ragazzi e per poterlo fare nel modo più giusto.

I migliori esperimenti per adesso si limitano alle scuole superiori dove si trovano quegli studenti della fascia d’ età 13-18 che utilizzano maggiormente i social network, ma esistono anche casi isolati in cui l’informatica viene affiancata ai tradizionali metodi d’insegnamento, come quello della scuola elementare Lante della Rovere di Roma dove una maestra tramite un hashtag ha invitato i suoi allievi a rielaborare le favole di Rodari su Twitter o quello della scuola media Da Vinci di Reggio Emilia che ha creato un canale youtube per poter condividere tutto ciò che riguarda la scuola.

L’ostacolo maggiore resta però sempre quello di ottenere la disponibilità, sia in termini di volontà che di tempo, degli insegnanti per poter mettere a punto questo progetto e “digitalizzare” l’intera scuola italiana.

E voi, pensate che questo progetto sia realizzabile? O credete che la possibilità di avere rapporti più frequenti, esterni al mondo scolastico, tra studenti e professori possa mettere in crisi la figura del professore? Scriveteci cosa ne pensate all’indirizzo infostudenti@scuolazoo.it o nei commenti qui sotto!

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