Nella classifica redatta dal Qs “World University Rankings”, un’associazione che si preoccupa di confrontare e scoprire le migliori 800 università al mondo, l’Italia perde quota soprattutto in ambito umanistico. Nonostante il nostro Paese sia considerato la patria dell’arte e la letteratura, è la scienza, o meglio le facoltà che la insegnano, a scalare le classifiche del QS. Siamo usciti dalla top ten nelle facoltà umanistiche, mentre con quelle scientifiche lo stiamo raggiungendo grazie alla Sapienza di Roma.
L’università umanistica italiana più in alto è invece l’Alma Mater Bologna. Un’altra università a cui vengono riconosciuti meriti, anche se non nella classifica del QS (cambiamo i parametri), è la Bocconi, che si rivela competitiva sotto altri punti di vista: per la “employer reputation”, la reputazione dei neoassunti, che é la trentaduesima del mondo e il suo corso di laurea biennale in International Management che l’ha portata a essere nona nella classifica dei master in Management. Gli atenei italiani si rivelano quindi ancora molto validi sotto diversi punti di vista, nonostante i sondaggi che li giudicano sempre peggio. Tra l'altro, proprio il Politecnico di Milano è è stato considerato come il migliore d'Italia! Speriamo però che, anche l'ambito umanistico risalga e che che il vanto italiano della cultura non sia mai solo un ricordo da rimpiangere.
