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2015, si fa largo tra gli studenti l'allergia all'università

29 maggio 2015
Quando ho finito le superiori sono state un insieme di motivazioni a farmi decidere di non iscrivermi all'università. Intendo motivazioni più grandi di pigrizia e poca voglia di studiare altri anni ancora. Ma non avrei immaginato che tanti altri ragazzi come me fossero spinti a non proseguire l'università. Eppure le statistiche del Miur parlano chiaro: le iscrizioni all'università si sono ridotte di un quarto rispetto a dieci anni fa. Il 27,5% degli studenti in meno, per essere precisi. Allergia all'università? Se è così, al sud è ancora più violenta che al nord: -56% Abruzzo, Molise -52,3 %, Sicilia - 50,7%, Basilicata -49,4 Calabria -43,8%. Non so quanto questo gran rinunciare al percorso universitario sia da imputare agli studenti e quanto all'ambiente circostante. Io personalmente ammetto di essermi fatto in parte condizionare da tutte quelle persone che "anche con il diploma, sarà molto difficile trovare il lavoro che ti piace". Oppure da quelle testimonianze dirette di amici e amiche che "Io sono diplomata in giornalismo, però faccio la segretaria perché non ho trovato di meglio". E allora, dentro di me, perché sopportare l'ambiente famigliare per tre o cinque anni senza essere sicuro di trovare un lavoro che mi si addice e finalmente distaccarmi da casa?
Eppure non sono sicuro di aver fatto la scelta giusta. Se avessi avuto l'università che mi piace più vicina a casa, maggiori disponibilità economiche, l'assicurazione di trovare lavoro una volta finito forse avrei fatto una scelta diversa. E voi, che finiate la scuola quest'anno o gli anni prossimi, quali sono i vostri programmi? Contate di dare alla vostra istruzione una sfumatura universitaria oppure trovare fortuna altrimenti? E' una scelta molto importante, che condizionerà il vostro futuro in maniera molto profonda. Non prendetela sottogamba!

Un ex-studente

PAGA CON

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