Giornata storica oggi per la scuola italiana. Dopo ben 20 giorni di duri combattimenti di tutti contro tutti la “Buona Scuola” riesce a passare alla Camera. All’ultima votazione, infatti, con 316 sì e 137 no, la Camera approva il disegno di legge. Adesso tocca al Senato esprimersi, ma forse non solo a lui.
I sindacati non hanno la minima intenzione di darsi per vinti, soprattutto dopo l’ultima uscita del ministro dell’istruzione Giannini: “I sindacati scioperano perché vogliono difeso il loro potere”. Il premier, nonché co-promotore dell’iniziativa, ha ringraziato il parlamento per il lavoro svolto e per la tenacia. Ma le battaglie non sono finite.
“La battaglia continua”, dichiara Camusso, sindacalista, “Con il voto di oggi non è finita la battaglia, anzi..”. Chiaro che i sindacati non abbiano la minima intenzione di assecondare questo disegno di legge e siano pronti a contrastarlo fino in fondo. Gli studenti non hanno tardato a rispondere, organizzando delle manifestazioni davanti alla Camera.
GLI EFFETTI SUGLI STUDENTI - Ma quali sono le grosse novità per noi? Prima tra tutte il “Curriculum dello Studente”, in base al quale ogni studente potrà finalizzare il proprio percorso di studi negli ultimi anni del liceo, arrivando a potenziare le proprie conoscenze nei campi che predilige.
PRESIDI-MANAGER? Il più grande cambiamento rimane quello del super-preside, come viene adesso definito. I dirigenti scolastici, se la normativa dovesse passare anche al Senato, avrebbero pieni poteri all’interno della scuola e potrebbero amministrarla a dovere, imponendo manovre prima fuori dalle loro possibilità.
E’ finita qui? Assolutamente no, siamo appena all’inizio.