"Adotta una piazza" è un’iniziativa volta a consolidare l'alleanza tra Miur e Mibact (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) ispirata alla precedente “Adotta un monumento” e durerà fino ad aprile.
Le classi, da quelle delle elementari a quelle delle superiori, che si sono impegnate a portarla avanti sono sparse per l'Italia intera e il loro scopo è proprio quello di raccontare un immancabile simbolo di ogni città italiana: la piazza.
Spesso poco considerata, infatti, la piazza ha, fin dall'antichità ed in particolare dai tempi delle polis, rappresentato un importante punto di incontro per i cittadini: molte vengono ancora visitate oggi perché sedi di importanti monumenti o chiese, alcune perché hanno fatto da sfondo ad importanti eventi storici, invece altre, meno conosciute, hanno rappresentato e rappresentano ogni giorno il fulcro delle città italiane moderne, ospitandone i mercati o essendo il punto di riferimento di ragazzi che sono cresciuti con il tormentone del "Ci si becca in piazza".
Comunque sia la piazza è parte della nostra storia, della nostra cultura, e questo è quello che vuole mettere in risalto questo progetto.
I ragazzi, realizzando brevi video che saranno successivamente raccolti in un Dvd, racconteranno a modo proprio la storia di una piazza italiana a loro scelta, condividendone quindi l'esperienza e la bellezza con altri ragazzi e naturalmente i migliori saranno premiati. Un modo avvincente, secondo la ministra Giannini e il ministro Franceschini, per far aumentare l'interesse dei ragazzi nei confronti dell'arte, come già si era cercato di fare con altri progetti (come quello di cui vi avevamo parlato in questo articolo), e come d’ora in poi si cercherà di fare con ancor più decisione per far si che la “grande bellezza” italiana, recentemente oggetto di un film, non venga dimenticata.
Insomma, siamo o non siamo i cittadini con uno dei patrimoni culturali più belli del mondo? Fateci quindi sapere cosa ne pensate di questo progetto all'indirizzo infostudenti@scuolazoo.it o nei commenti qui sotto!
Enrica Denasio