Il Miur ha investito molto nell'ultimo periodo sull'
Alternanza scuola-lavoro che, almeno fino ad oggi, pur nella sua imperfezione, risulta essere uno dei gingilli più riusciti della
Buona Scuola. Il Ministro
Valeria Fedeli ha presentato, assieme al Sottosegretario
Gabriele Toccafondi, l'ultimo tassello di questa struttura semisolida, la
cabina nazionale di regia. Di cosa si tratta?
La cabina nazionale di regia è uno spazio nato per supportare, monitorare e valutare tutte le attività svolte dagli studenti italiani durante il loro percorso di alternanza, reso obbligatorio e per il quale sono stati stanziati 100 milioni di euro.
Alternanza scuola-lavoro e cabina nazionale di regia: opinioni dall'alto
Il
ministro dell'Istruzione Valeria Fedeli ha espresso pensieri più che positivi sull'alternanza. "
È un’opportunità di crescita fondamentale non solo per le nostre ragazze e i nostri ragazzi, ma per l’intero Paese. Perché rendere comunicanti mondi finora nettamente separati, favorire la conoscenza del nostro patrimonio culturale e produttivo e promuovere l’imprenditorialità delle nuove generazioni a partire dalle risorse che l’Italia possiede, spesso purtroppo in maniera disattenta o inconsapevole, sono atti doverosi e indispensabili per un futuro di sviluppo e progresso.
Abbiamo ancora molto lavoro da fare, ma siamo convinti che se tutti gli attori coinvolti, a partire da quelli riuniti oggi nella
Cabina di regia, parteciperanno attivamente e in sinergia riusciremo non solo ad arricchire la didattica ma anche a formare cittadini più consapevoli. E questo va potenziato nella scuola, così come stiamo facendo, ma anche allargato al mondo universitario,
un impegno al quale stiamo già lavorando attivamente".
Alle sue dichiarazioni, si sono aggiunte quelle del
Sottosegretario Toccafondi a proposito del ruolo della
cabina nazionale di regia: "Sarà un luogo tecnico in cui, congiuntamente con il Ministero del Lavoro, saremo impegnati per far dialogare tutti gli attori coinvolti al fine di sostenere e migliorare le attività di Alternanza Scuola-Lavoro su tutto il territorio nazionale. Insieme al ‘Registro Nazionale dell’Alternanza Scuola-Lavoro’ e alla ‘Carta dei Diritti e dei Doveri delle Studentesse e degli Studenti in Alternanza’ completa gli strumenti di supporto per scuole, famiglie ed aziende.
Il primo anno di attuazione della ‘Buona Scuola’ e di obbligatorietà
ci dice che l’Alternanza funziona: il 96% delle scuole la pratica rispetto al 40% ante riforma e 450mila ragazzi hanno svolto l’attività di Alternanza su 502.000 studenti iscritti alle terze.
L’Alternanza è scuola a tutti gli effetti per questo deve essere fatta e fatta bene. L’obiettivo della Cabina è proprio quello di sostenere le scuole, con la collaborazione attiva del mondo del lavoro, nell'attuare percorsi formativi virtuosi e nel superare le difficoltà".
Alternanza scuola-lavoro: un po' di numeri
Se nel corso dell'anno scolastico 2014/2015 gli studenti coinvolti nei processi di alternanza sono stati 273mila, lo scorso anno i numeri sono triplicati e hanno raggiunto la cifra di
652.641 studenti delle scuole secondarie di II grado. Il 50% di questi ragazzi e ragazze sono studenti dei licei, che negli anni scorsi non avevano alcun obbligo di stage formativo in azienda.
Numerosi gli incentivi previsti per le aziende che assumono gli studenti che hanno fatto l'alternanza e ingenti anche le somme stanziate per formare dirigenti scolastici e docenti ad avere un ruolo attivo in questa
piccola rivoluzione educativa che sta avvenendo nelle scuole italiane.
Tra le altre novità introdotte dal Ministero, possiamo elencare:
- la Carta dei Diritti e dei Doveri delle Studentesse e degli Studenti in alternanza
- la Cabina di Regia Miur-Lavoro, con il compito di coordinare alternanza e apprendistato
- il Registro Nazionale dell’Alternanza Scuola-Lavoro.
Da parte nostra possiamo dire che abbiamo avuto l'onore di lavorare fianco a fianco con studenti in alternanza scuola-lavoro e possiamo confermare che
la nostra opinione sul progetto è favorevole.
Ci sono alcuni aspetti da livellare, per esempio, una settimana di stage in un'azienda è riduttiva sia per lo studente sia per lo stesso tutor aziendale. Ma quello che abbiamo visto - giovani entusiasti, idee nuove e voglia di fare, di cambiare, di futuro migliore -
ci fa sperare che questo sia solo un inizio.