L'unità d'Italia, le guerre mondiali, la fuga dei Savoia, la nascita della Costituzione: i dati ISTAT mostrano che, percentualmente, sono ben pochi gli studenti in grado di contestualizzare la riforma di Renzi sul lavoro e l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, per non parlare di quei solo pochissimi che conoscono i diritti inalienabili dei cittadini e i loro doveri nei confronti dello Stato. "Noi riteniamo che la scuola, la buona scuola, debba ripartire, per essere innanzitutto il luogo dell'etica e dei valori, dalla carta fondante della nostra Repubblica, la Costituzione", scrive l'Anpi dell'Emilia-Romagna al Ministero dell'Istruzione. "Si è detto e scritto varie volte che essa deve essere insegnata nelle scuole al pari della grande Storia, ma continuiamo ad avere giovani che terminano la scuola dell'obbligo senza avere alcuna competenza reale al riguardo, e questo accade di frequente anche all'uscita dalla scuola secondaria superiore", denuncia preoccupata l'Associazione, che propone al Ministero l'inserimento di ore integrative di etica in ogni scuola di ordine e grado.
Fondamentale, dunque, l'insegnamento della Storia, della nascita della Costituzione e dei principi che ne formano la base: un investimento maggiore in termini di lezioni scolastiche, non necessariamente frontali, ma improntate quanto più possibile al dialogo e al confronto con gli allievi, permetterà l'acquisizione di una maggiore memoria storica da parte dei ragazzi, i cittadini del futuro, confidando in un sempre maggiore esercizio a non commettere nuovamente gli errori del passato.
Siamo tuttora in attesa di una risposta da parte del Ministro Giannini alla lettera inviata pochi giorni fa dall'Associazione che riunisce gli ex-partigiani della penisola. Eppure, ci sentiamo di affermare che non vi dovrebbero essere rifiuti a priori: magari il Ministero non avrà fondi per stipendiare nuovi insegnanti, ma è evidente che non ci si può bendare gli occhi di fronte a ciò che è stato. Perché la Storia e la Costituzione non dovrebbero essere rinvangate e appese ad un vessillo politico solo in occasione della giornata della memoria. La Storia e la Costituzione sono e saranno per sempre. Per non perdere memoria del passato. Per non dimenticare chi è Stato.
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