Astucci e diari decisi dagli insegnanti: questa l'ultima trovata di una scuola di Empoli. Nella lista del materiale scolastico le insegnanti hanno indicato marca e negozi dove comprarlo. In una scuola elementare di Empoli i primi giorni di scuola le insegnanti hanno distribuito agli studenti una lista del materiale didattico di cui non potranno fare a meno ogni anno. Il materiale è pressoché identico a quello richiesto negli altri istituti: fogli A4, gomme, matite dalla punta più o meno spessa, pennarelli, colla... La lista mostra però una differenza risposto a quella distribuita nelle altre scuole: vicino ad ogni singolo materiale c'è scritta la marca che li produce e che le maestre vorrebbero che i genitori degli studenti acquistassero.
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Una lista pressoché identica viene consegnata ai genitori degli alunni dell'asilo (che fa parte della stessa scuola empolese, la scuola comprensiva "Peter Pan"). Questa volta si tratta del corredo , ma la storia non cambia: sulla lista è stampato il logo della pubblicità di un negozio della zona che vende quegli articoli. I genitori cominciano così a porsi delle domande: perché tutta questa pubblicità? La scuola ha ricevuto dei soldi per sponsorizzare certe aziende? perché si dovrebbe comprare proprio il materiale di una certa marca specifica? I soldi non sono l'unica questione che tirano in ballo i genitori. Ma anche il tempo: perché un genitore dovrebbe spendere tempo per ricercare il materiale di una determinata marca senza motivo? E inoltre i genitori insistono anche sull'etica di questa scelta adottata dalla scuola: in questo modo gli stessi insegnanti spingeranno i loro figli a dare più rilevanza alla marca delle cose che acquistano rispetto ai loro gusti e alla qualità delle cose stesse? La preside tuttavia dice di non saperne nulla e afferma che è sempre stata contraria ad ogni tipo di una pubblicità all'interno della scuola. Forse potrebbe trattarsi di un'idea presa spontaneamente dalle maestre, ed in questo caso sarebbe pronta ad agire per fare in modo che non riaccada più, specie per questioni come queste che in tempo di crisi potrebbero mettere i genitori in posizione scomode.
E voi cosa ne pensate? Qualche insegnante ha fatto lo stesso con voi? Noi sappiamo di istituti che hanno il diario "IMPOSTO" e ScuolaZoo ha deciso di portar loro un diario speciale con il TOUR DIARIO LIBERO!