Didattica a distanza: quattro ragazzi donano PC e tablet agli studenti in difficoltà
Uno degli aspetti più negativi della didattica a distanza è sicuramente l'avere aumentato le disguaglianze tra studenti: molti ragazzi e ragazze, infatti, si sono trovati ad affrontare la DAD senza i mezzi - dispositivi elettronici e spazi - giusti. Per questo motivo, quattro ragazzi 18enni hanno deciso di fondare, durante il primo lockdown, un'organizzazione no profit per donare PC e tablet agli studenti bisognosi.
“Vedendo i miei fratelli e sorelle fare didattica a distanza, mi sono accorto che in classe loro c’erano studenti che non riuscivano a seguire le lezioni per mancanza di strumenti tecnologici”, ci ha spiegato Jacopo Rangone, uno dei founder di PC4U (così hanno chiamato l'organizzazione). Il ragazzo, così, ha parlato di queste difficoltà ai suoi tre amici Matteo Mainetti, Emanuele Sacco e Pietro Cappellini e, durante alcune riunioni su Meet, hanno avuto l'idea di avviare una campagna di crowdfunding e di donazione di dispositivi elettronici. L'iniziativa ha funzionato: la campagna ha superato i 18mila euro e portato alla consegna di centinaia di dispositivi agli studenti in difficoltà.
Di seguito trovate il nostro reportage: abbiamo intervistato i quattro ragazzi di PC4U e li abbiamo seguiti durante una loro giornata all'interno dell'ufficio che è stato donato loro per occuparsi della raccolta e consegna dei PC e dei tablet.