Settimane a controllare annunci di lavoro, decine di curricula inviati e finalmente arriva il primo appuntamento per un colloquio. Che sia il tuo primo o uno dei tanti, l'ansia non mancherà di certo. Fare una prima buona impressione non è un'impresa facile, per questo ti aiutiamo con dieci consigli (più due di bonus) per affrontare al meglio questa prova, sia che si tratti di un colloquio dal vivo, da remoto o di gruppo.

 

1. Rileggi l'annuncio e “studia” l'azienda

 

Quando si cerca un lavoro si mandano cv a pioggia. Può quindi capitare di confondersi o di tralasciare qualche informazione importante, un po’ come quando i prof concentrano tante interrogazioni e verifiche per chiudere il quadrimestre. Per evitare figuracce, è fondamentale rivedere con attenzione la posizione per la quale dovrai sostenere il colloquio e studiare l'azienda o il posto di lavoro attraverso sito, articoli, passaparola e canali social. Potrà sembrarti strano, ma una delle domande su cui tanti candidati inciampano è proprio la più scontata: “Sai di cosa si occupa la nostra azienda?” 


2. Sii puntuale

 

Non anticipare troppo l'arrivo rispetto all'orario concordato, ma presentati piuttosto quindici minuti prima dell'appuntamento: è di sicuro un buon biglietto da visita! E se dovessi ritardare…chiama! Su un contrattempo si può chiudere un occhio, ma un selezionatore non sarà di certo contento di aspettarti senza essere stato avvisato del ritardo. 


3. Occhio al look

 

L'abito non fa il monaco? Non a un colloquio di lavoro dove è importante presentarsi con un outfit adeguato (consiglio che vale anche per i colloqui da remoto): un completo formale nel caso di aziende del settore bancario o assicurativo o una scelta più estrosa per realtà della comunicazione o della pubblicità. Senza mai esagerare, ma restando sempre sobri e ordinati. 


4. Controlla i tuoi profili social 

 

Difficile che un recruiter non dia uno sguardo ai profili social della persona da colloquiare. Meglio allora evitare post equivoci, foto che ci ritraggono in situazioni imbarazzanti, commenti o like da cui possa emergere una nostra incompatibilità con i valori dell'azienda. Insomma, fai un check della tua Digital Reputation!


5. Mostrati dinamico/a

 

Apparire troppo sicuri di sé può essere controproducente, ma anche risultare passivi non dà una buona immagine di sé. Sii te stesso/a, mantieni la calma! Non c'è niente di male se dovesse trasparire un po' di emozione.


6. Bando alle bugie

 

Chi non ha mai avuto la tentazione di gonfiare un po' il curriculum? Meglio evitare: i selezionatori tendono sempre a fare domande per verificare alcuni aspetti poco chiari. Il rischio è passare per inaffidabili, quindi il consiglio è quello di non mentire e raccontare il proprio percorso in modo trasparente e lineare. Non temere i “buchi” del cv, preparati semplicemente a motivarli. 


7. Mantieni alta l'attenzione

 

Cerca sempre di cogliere in profondità il significato delle domande che ti saranno poste. Le risposte devono essere concise (ma non troppo) e in italiano corretto. Slang ed espressioni dialettali non funzionano in queste situazioni. 


8. Sii curioso e osserva

 

Arrivare con un po’ di anticipo ti darà il tempo di osservare la sede del posto di lavoro e di assorbire un po’ della sua cultura. Il nostro consiglio è di fare sempre attenzione all’ambiente e ai dettagli, sia per conoscere meglio la realtà per cui ti sei candidato/a, sia per trarre spunti utili per delle domande a fine colloquio. Fare delle domande sensate e mirate a fine colloquio, dimostrando quindi interesse per l’azienda, ti aiuterà a fare una buona impressione. Attenzione però alle domande sulla retribuzione: sono essenziali, ma il momento in cui farle non è il primo colloquio. 


9. Essere flessibili

 

Bisogna far capire le proprie esigenze e aspirazioni lavorative senza mostrarsi eccessivamente rigidi, e anzi disposti a mettersi in gioco rispetto alle richieste che ci verranno fatte. Lo spirito di adattamento è sempre una carta vincente. 


10. Il giusto distacco

 

Il momento del colloquio serve a capire se siamo adatti a ricoprire un determinato ruolo. Parlare con il selezionatore ci fornirà tutte le informazioni necessarie, ma ricorda: il dialogo non deve sconfinare nel personale.


11. Colloqui da remoto 

 

Le dieci regole già elencate valgono anche per i colloqui da remoto. Per le videocall, però, bisogna adottare qualche accortezza in più, soprattutto per evitare che a tradirci non sia l’emozione, ma il nostro pc! Almeno un giorno prima del colloquio ti consigliamo quindi di testare la webcam e i microfoni del tuo computer e di scaricare o utilizzare l’applicazione con cui si svolgerà la videochiamata. Assicurati sempre di sostenere la prova in una stanza abbastanza luminosa e soprattutto al riparo da rumori eccessivi, che rischierebbero di compromettere il dialogo. 


12. Colloqui di gruppo

 

Alcune aziende prevedono anche uno step di selezione in cui i candidati si ritrovano in una stessa stanza per rispondere alle domande o alle richieste dei selezionatori. L’obiettivo di questi colloqui è sempre quello di valutare le reazioni dei concorrenti a un contesto sì competitivo, ma in cui è comunque necessario conciliare vari elementi: il rispetto delle opinioni altrui, la capacità di far valere le proprie, l’attitudine a lavorare in team ecc. Il consiglio che ti diamo è quindi quello di informarti sulla tipologia di colloquio di gruppo che l’azienda ha intenzione di testare (sarà un colloquio a squadre? Un dibattito su un caso? È previsto un gioco di ruolo?) e di metterti alla prova con un gruppo di amici per capire se riesci a emergere, senza risultare sgradevole o aggressivo.

 


Questi sono i nostri consigli per affrontare un colloquio di lavoro valorizzando te stesso/a, le tue aspirazioni e competenze. Per altre dritte e consigli, ti consigliamo di approfondire le https://www.gigroup.it/preparati-al-meglio-al-tuo-colloquio/!

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