Identità digitali: cosa sono?

 

Possiamo dirlo quasi con certezza: tu, che stai leggendo, hai (consapevolmente o meno) una o più identità digitali. Cosa sono? Tipo tutti i diversi account social che hai aperto negli ultimi anni.

Significa che il web ha a disposizione su di te una serie d’informazioni che tu stesso gli hai fornito. Man mano che gliele comunichi, il sistema le memorizza e te le attribuisce, cioè sa che quegli elementi ti identificano e ti rappresentano online. Ed è così che per lui diventi un utente specifico, che accede ai suoi ‘mondi virtuali’ attraverso un meccanismo di credenziali private, fatto di username e password. Dati attraverso cui, una volta inseriti, il web sarà in grado di ‘spiare’ i tuoi movimenti in rete, i siti a cui accedi, le operazioni che fai, quello che compri e così via.

 

Inquietante, vero? Un po' lo è. Se da una parte la diffusione di nuove tecnologie e l’evoluzione di internet hanno abbattuto moltissimi limiti che invece la realtà ci pone davanti – possiamo per esempio vedere in tempo reale cosa succede dall’altra parte del mondo, senza muoverci da casa – dall’altra hanno pure provocato l’aumento di una serie di rischi informatici per chi naviga online.

 

Quali sono i rischi di avere un'identità digitale?

 

Avere un’identità digitale non è una passeggiata come sembra. O meglio, lo è crearsela, ma non proteggerla.

Uno dei rischi più gravi a cui si può andare incontro, navigando in rete, è proprio quello di farsela rubare. Si chiama furto d’identità ed è come se una persona sconosciuta prendesse il tuo posto. Può accadere soprattutto mentre inserisci dati personali e bancari per fare un comune acquisto online su un generico e-commerce. E fidati, non è così assurdo che capiti.

 

Secondo un’indagine Ipsos, condotta per Wallife – la prima azienda focalizzata sulla protezione dei rischi derivanti dal progresso tecnologico e scientifico - circa un terzo della popolazione italiana ha subito in prima persona una forma di violazione digitale – tipo diffusione di dati sensibili e accesso non consentito ai propri profili social. Tant’è che – non a caso - tra le prime tre minacce che maggiormente preoccupano gli intervistati ci sono: subire un furto d’identità (41%), l’utilizzo da parte di qualcuno dei metodi di pagamento online personali (39%) e l’accesso non consentito al conto corrente in rete (34%). Tutti episodi che, se accadessero, ti metterebbero in grossa difficoltà.

 

Ma esistono strategie per difendersi?

 

Certo che sì, ma non sei in grado – e nessuno di noi lo è - di portarle avanti da solo. Il web è un mondo così complesso e ‘profondo’ che è come se ti chiedessero di immergerti nell’oceano senza una bombola per respirare. Insomma, serve farsi aiutare e istruire da chi ne capisce di più.

È quello che fa Wallife, una start up che ha ideato polizze assicurative per permetterti di utilizzare le nuove tecnologie con maggiore tranquillità, proteggere gli accessi ai tuoi account social e i pagamenti online – che ormai facciamo praticamente ogni giorno. E, se non ti basta, Wallife mette in conto anche la possibilità che il danno accada e ti offre un risarcimento del denaro che ti è stato sottratto, mettiamo il caso, da qualcuno che è riuscito ad accedere al tuo conto online.

 

Mica è finita qui: la compagnia ti aiuta pure a ritornare online più forte di prima, ripristinando le tue piattaforme digitali ‘violate’, standoti accanto – con tutela legale – nella difesa penale a seguito del furto dei dati biometrici o della password dello smartphone assicurato, monitorando le tue attività online e valutando la sicurezza del dispositivo. Praticamente ti dice a cosa stare maggiormente attento, quali comportamenti cambiare e quanto sono vulnerabili le tue credenziali. In modo tale che niente di quello che hai subito ricapiti più.

 

D’altronde il web è un mondo infinitamente ricco e pieno di possibilità, perché dovremmo rinunciarci? Meglio sfruttarlo appieno, ma senza scordarci mai dell’importanza di farlo in sicurezza.

 

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