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I "ricorsisti" affollano le aule di Medicina: cacciarli o ampliare gli spazi?

3 novembre 2014

fonte:http://www.parmaquotidiano.info/Aule affollate tanto da doversi sedere sui gradini e da non poter ascoltare il docente che parla: è questo il posto dove gli studenti di Medicina del primo anno dell'Università di Torino si trovano a frequentare le loro lezioni.

Strano, penserete voi, data la rigidità con cui sono stati scelti i candidati che hanno dovuto sostenere l'esame di ammissione alla facoltà durante l'anno scolastico del quinto anno della scuola superiore sapendo persino di aver solo una possibilità su sei di entrare. Eppure la situazione ora è questa e tutto ciò sta avvenendo perché circa 220 ragazzi hanno fatto ricorso contro le procedure di amministrazione legate alle prove di ammissione (e ne parliamo anche qui di cosa è successo a livello nazionale) .

Il Tar del Lazio, che ha voluto accettare i ricorsi, ha permesso a questi ragazzi di immatricolarsi ma ora la questione è critica: c'è bisogno di più spazio (che già era appena sufficiente per le 440 matricole entrate senza far ricorso), c'è la necessità di aumentare le ore di insegnanti, docenti, ricercatori e soprattutto bisogna capire se tutto ciò può funzionare correttamente.

Così grandi numeri di persone infatti potrebbero voler dire lezioni affrontate in modo più generico e teorico, potrebbero significare meno ore di tirocinio (di cui i medici necessitano forse più di chiunque altro lavoratore avendo tra le loro mani la vita degli altri) e non per ultimo potrebbero portare alla formazione di nuovi giovani destinati a rimanere laureati senza possibilità di lavorare, data la troppo numerosa concorrenza.

"Un'ingiustizia - dice il direttore del dipartimento di Medicina Ezio Ghigo - per coloro che sono stati ammessi in posti lontani da casa dover vedere che questi 220 ragazzi, alcuni dei quali non avevano neanche raggiunto un punteggio sufficiente, con dei "sotterfugi" siano riusciti a strappare dei posti che sarebbero spettati a loro". Ma per ora i "ricorsisti" sembrano tutt'altro che intenzionati a mollare, e questa non sarà altro che un'ulteriore sfida che Università e Miur dovranno affrontare.

E voi fareste ricorso per entrare nell'Università che desiderate, magari anche a spese altrui? Come considerate il gesto di questi "ricorsisti"? Scriveteci le vostre opinioni all'indirizzo infostudenti@scuolazoo.ito nei commenti qui sotto!

Enrica Denasio di Infostudenti - ScuolaZoo


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