L’hanno chiamata Strut the Street (letteralmente “pavoneggiati/cammina impettito per la strada”) e si è svolta a Sydney lo scorso 5 dicembre.
Migliaia tra ragazzi e ragazze hanno infatti invaso le strade di Sydney vestiti solamente con un costume da bagno, possibilmente dai colori sgargianti, ed in modo rigorosamente pacifico, per sostenere l’AIME nella sua missione di garantire la parità di condizioni agli studenti aborigeni nell’accedere alle scuole superiori, durante il percorso di studi, all’università e nell’inserirsi nel mondo del lavoro.
L’AIME (Australian Indigenous Mentoring Experience) è un’associazione australiana no-profit nata nel 2005 dall’iniziativa di 25 studenti aborigeni delle scuole superiori e 25 studenti universitari volontari (loro mentori). Il suo scopo principale è quello di fornire agli studenti indigeni le abilità, le opportunità, le competenze e la sicurezza necessaria per crescere ed avere successo nella vita.
Oggi, l’associazione conta circa 3500 studenti aborigeni , 1250 mentori, che lavorano su ben 29 sedi in tutto il Paese, e collabora con 16 università australiane. Entro il 2018, coinvolgerà circa 10mila studenti indigeni delle scuole superiori in tutta l’Australia, che verranno assistiti dai mentori nel passaggio di transizione verso l’università o un impiego, fornendo loro le stesse possibilità di qualsiasi altro studente australiano. Questo farà sì che la comunità indigena di domani cresca consapevole delle proprie capacità e padrona del proprio futuro.
E tu, cosa ne pensi? Sfileresti mai per le vie della tua città in costume da bagno per una buona causa?
Elena Bertola
Sfoglia la gallery della parata (foto Panorama.it)