Open Day al Liceo Parini: un incubo per i disabili?
È una brutta avventura quella capitata a una
ragazza disabile che aveva scelto di partecipare all’
open day di uno dei più prestigiosi licei classici di Milano, il
Parini. Protagonista della vicenda
Rebecca, giovanissima affetta da
atrofia muscolare spinale. Voti ottimi, media del 9 e mezzo, a differenza di tante altre ragazze della sua età non vedeva l’ora di poter visitare la scuola dei suoi sogni. Alla presentazione, con tutti gli studenti partecipanti presenti, il
preside pronuncia un bel discorso in cui illustra i valori del suo istituto, ma purtroppo i fatti sembrano essere altri, almeno secondo la versione raccontata della studentessa. Ecco cosa sapere sulla denuncia di Rebecca e sulla smentita del liceo.
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Foto: Flickr - Fan D[/caption]
Barriere architettoniche a scuola: il racconto di Rebecca
Secondo quanto riporta il quotidiano Il Giorno, quando c’è da incominciare il giro della struttura Rebecca viene infatti messa da parte, per un semplice motivo: non può andare in alcun luogo senza un aiuto specifico, ed è così costretta a
restare in cortile, sotto la pioggia battente. Una professoressa si offre di sistemare tutto, ma solo una volta che gli altri abbiano finito il percorso previsto per loro.
La madre non può che fare notare la grave
discriminazione: “Avevo avvisato della nostra presenza per non mettere in imbarazzo nessuno ed evitare situazioni umilianti, anche se non dovrebbe essere così. Il Parini era la prima scelta, sapevamo che un altro ragazzo con la stessa patologia si è appena diplomato qui, ci aspettavamo tutt’altra accoglienza”.
Tante le
barriere architettoniche riscontrate da Rebecca, che da parte sua è sempre stata abituata a
viaggiare e a non farsi scoraggiare dalla malattia. Madre e figlia denunciano: "Il Parini è accessibile solo al piano terreno, il bagno non è a norma, l’ascensore è piccolo, non ci si entra”.
Open Day al Parini: la smentita del preside
La delusione è tanta e ora la ragazza come ripiego ha iniziato a studiare presso la
scuola di via Vivaio, dove le sue ragionevoli richieste sono state esaudite e saranno preziose per chi verrà dopo di lei. Ma dal Parini arriva una sorta di
smentita che ribalta la prospettiva.
Il
preside Giuseppe Soddu spiega che la scuola è dotata di tutte le strutture a norma per accogliere gli studenti disabili:” Tutti gli spazi al Parini sono accessibili tranne la torretta astronomica. C’è un altro ingresso laterale su via San Marco per accedere a tutti gli spazi e un ascensore nel corpo storico. Si è appena diplomato anche un nostro alunno, siamo sempre stati attenti al
tema dell’inclusione. L’ho portato io stesso in gita in Grecia, non siamo partiti finché non abbiamo trovato la struttura adatta”.
Rebecca intanto ha programmato altre visite nei licei classici milanesi come il Carducci, il Berchet, il Manzoni e altri ancora. E se dovesse trovare la stessa accoglienza riscontrata al Parini è pronta a dare battaglia con una nuova denuncia.
Foto Copertina: PxHere