Sono passati secoli e secoli dal giorno in cui il primo uomo ha copiato. Immaginate l'invenzione della ruota, un tizio si è svegliato una mattina e l'ha costruita, di seguito tutti gli altri gli hanno copiato l'idea senza pudore, senza la minima preoccupazione per i diritti di brevetto che non esistevano ancora. Oggi come a quell'epoca si copia ancora, a volte dal fedele compagno di banco, "Mi fai copiare per favore? Ti prego, dai. Ti offro caffè e cioccolata alla macchinetta, ma ti prego, non lasciarmi solo", ma quando il fedele compagno di banco si affida a noi? Ci troviamo nella situazione in cui nessuno nel banco ha studiato e lì son problemi sul serio.