Approvata la legge sul copyright: cosa cambia?
La
direttiva sul copyright e le nuove
norme dell'Unione Europea quindi sul
Diritto d'Autore sono state approvate ieri, 26 marzo 2019, dal
Parlamento Europeo. Queste nuove norme includono la salvaguardia della
libertà di espressione e permetteranno così agli editori più piccoli di negoziare con i grandi del web in termini di riconoscimento economico. La commissaria Ue al digitale
Mariya Gabriel ha dichiarato che questa nuova direttiva permetterà di adeguare la
norma del Diritto d'autore all'epoca in cui stiamo vivendo dando così più vantaggi a produttori musicali, autori, artisti... Cosa succede adesso? Non potremo più condividere liberamente
meme, gif o verrà chiusa
Wikipedia?
Copyright, legge approvata: cosa succede a meme, gif e Wikipedia?
La proposta di
direttiva sul Diritto d'Autore nel mercato unico digitale ha lo scopo di garantire che
editori,
autori e
giornalisti possano ottenere, nel mondo online, gli stessi benefici anche in termini economici che traggono dal mondo offline. Non vengono quindi creati di nuovi diritti, ma vengono applicati in maniera più efficace quelli che già esistono. Come prima cosa possiamo tirare un sospiro di sollievo perché, per quanto riguarda i
Meme e le
gif gli utenti potranno continuare a pubblicarli senza incorrere in situazioni e le realtà come
Wikipedia saranno escluse dalla normativa. Ci sono però dei dubbi su quello che succederà a grandi piattaforme come
Google, Facebook e YouTube che dovranno cercare di mettersi d'accordo con gli autori in termini economici.
Diritto d'autore: Facebook, Youtube e Google a rischio?
Come abbiamo detto l'impatto più rilevante della nuova
legge sul copyright andrà ad interessare
YouTube, Google News o Facebook perché dovranno remunerare in maniera corretta gli
artisti e i
giornalisti che creano delle opere da loro poi utilizzate sulle piattaforme. Saranno quindi anche responsabili qualora vengano ospitati sulle loro piattaforme contenuti non adeguatamente remunerati al creatore. La Direttiva però include delle norme specifiche che, informano gli stati membri, vanno a tutelare la libertà di caricare e condividere opere ai fini di citazione critica, caricatura, parodia o pastiche. Inoltre vengono preservate anche le aziende con un fatturato annuale inferiore ai 10milioni di euro e tutte quelle piattaforme che hanno traffico mensile medio basso. Queste realtà, esistenti da meno di 3 anni, sono soggette ad obblighi più leggeri.
Video e legge sul copyright: cosa cambia?
Un punto assolutamente dolente, legato a doppio filo con la
legge sul copyright, riguarda però l'aspetto dei filtri con cui
Google, Facebook o Youtube dovrà decidere se
caricare, o meno, un
articolo o un
video. Come faranno a decidere? Sebbene la legge, di per sé, non limiti la possibilità di
condividere video, molti di questi non sono contenuti totalmente
originali, e quindi il rischio è che i colossi di internet decidano di
bloccare tutto ciò che non è coperto da diritto d'autore. Il confine è quindi molto sottile. Per capirci: quando voi caricate un video su YouTube e prendete magari un minimo frammento di un film o 5 secondi di una canzone, automaticamente il vostro prodotto non è solo vostro e quindi originale al 100%, ma anche di proprietà altrui. Dovreste quindi contattare l'autore del film e della musica, pagare loro il diritto d'autore, ottenere la licenza per pubblicare e a questo punto YouTube, per fare un esempio, potrà pubblicare il vostro video ed eventualmente pagare voi. Insomma, è un pochino complicato non vi pare? C'è veramente questo rischio o no? Troppo presto per dirlo: prima che la direttiva entri in vigore dovremo aspettare il 2021 e vedremo come l'Italia applicherà con una sua legge la direttiva, quindi per il momento possiamo dormire sonni tranquilli.
(Fonte immagini Pixabay)