Lunedì 14 dicembre si è svolta a Enna (Sicilia) l'inaugurazione dell'anno accademico della facoltà di medicina e delle professioni sanitarie dell'Università romena «Dunarea de Jos», di Galati (città romena). Il ministro Giannini ha subito dichiarato l'illegalità del progetto ed il Miur è tempestivamente intervenuto per avvisare le famiglie degli studenti che ogni certificazione rilasciata dall'università non sarebbe stata considerata valida. Alla cerimonia erano presenti, oltre a personalità politiche romene, anche Bruno Marziano, assessore regionale dell'istruzione, il quale si è dichiarato totalmente a favore del progetto: la regione Sicilia e Galati sono entusiaste di questa collaborazione e anzi, l'idea sarebbe tanto valida da aver spinto anche la città di Pescara (Abruzzo) a contattare Galati, per aprire un'università come quella di Enna. Cataldo Salerno, presidente dell'Università Kore di Enna, durante la cerimonia di inaugurazione, ha puntualizzato davanti ai 44 studenti che hanno superato il test, che i test di accesso alle facoltà di medicina italiane sono totalmente assurdi dal punto di vista scientifico. Gli studenti italiani che frequenteranno le lezioni in romeno, hanno dichiarato di essere riusciti ad imparare la lingua in soli due mesi, ottenendo la certificazione della lingua.
Nonostante i continui avvisi di scoraggiamento da parte del Miur, le lezioni non verranno sospese e saranno tenute in uno stabile che era adibito ad uffici di collocamento. La Giannini non si è data comunque per vinta: l'università romena sarà valutata secondo le regole del sistema nazionale, il fatto che sia efficiente in Romania non basta per renderla tale anche in Italia. Il nostro Paese è sottoposto a criteri di legge decennali: le regole non si cambiano! Dalla parte della protesta si schierano anche i parlamentari del Movimento cinque stelle che, con un climax ascendente ("inaccettabile, oscena, scandalosa, inaudita, oltraggiosa"), danno il loro parere sull'inaugurazione dell'università romena, avvenuta nonostante le diffide le Miur e le tre indagini in corso.
