Da giovanissimi si è soliti immaginare l'università come un luogo di profonda maturità, di accostamento a nuove realtà da conoscere e studiare; un posto in cui le futili preoccupazioni da scuole superiori siano superate. In realtà, anche se il cambiamento c'è ed è radicale, accadono talvolta degli episodi che fanno venire meno questa convinzione e, con essa, il fascino del mondo universitario.
Ne è un esempio ciò che si è verificato a Firenze, nelle aule del Polo di Novoli, dove la proposta del gruppo studentesco Studenti di Sinistra di rimuovere i crocifissi dai locali didattici ha incontrato l'opposizione di una seconda associazione, quella di Azione Universitaria Firenze. La reazione contraria si è manifestata sotto la forma di tanti crocifissi di cartone, appesi dagli studenti un po' ovunque nella sede, ad espressione del loro dissenso.
In realtà, il confronto non si è basato su disquisizioni di carattere religioso: in effetti, ambo le parti sembrano essere convinte che un luogo di alta formazione come l'università debba essere, al giorno d'oggi, tollerante, ma aconfessionale. Il motivo della protesta è, paradossalmente, la banalità della stessa: i militanti di Azione Universitaria hanno fatto intendere, con questo gesto, l'inutilità di sottoporre al Senato dell'Ateneo un problema del genere, quando le vere emergenze sono i fondi, l'edilizia e gli spazi.
In sostanza, anche quando i veri problemi minacciano l'insegnamento più facilmente che la libertà di espressione, la religione e i suoi simboli nei luoghi pubblici tornano a pretendere attenzione e dibattito. Allora, noi ne approfittiamo per coinvolgere direttamente tutti voi! Diteci: quale dovrebbe essere, oggi, il rapporto tra scuola e religione? Siete concordi alla presenza in classe di specifici simboli religiosi o favorite una certa laicità del sistema scolastico, anche durante le lezioni di religione, le quali potrebbero più adeguatamente chiamarsi Storia delle Religioni?
Fateci conoscere le vostre idee con un commento o scrivendo a infostudenti@scuolazoo.it!
Riccardo di Infostudenti
