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Dietrofront del Governo, nessun taglio a stipendi insegnanti

10 gennaio 2014

Possono tirare un sospiro quei professori che in questi giorni hanno vissuto la preoccupazione di vedersi il proprio stipendio ridimensionato di 150 euro. Dopo la proposta del Ministro Saccomanni di imporre la restituzione dei soldi maturati nel 2013 con gli scatti di anzianità, moltissimi insegnanti hanno protestato energicamente appoggiati anche dal Ministro Carrozza e alla fine, dopo un triplice incontro Letta-Saccomanni-Carrozza, è stato trovata un'intesa e il premier ha affermato il dietrofront.

Nessun taglio dunque sarà apportato agli stipendi dei docenti. Molte sono state le figure politiche ad opporsi a questo "passo falso" del Governo: dalla Carrozza a Renzi, da Vendola ad Alfano, in tanti hanno provato ad essere d'ostacolo e alla fine anche il premier Letta ha ammesso l'errore, un fallo che ha rischiato di aggravare ulteriormente l'opinione pubblica già piuttosto precaria proprio mentre la classe dirigente dovrebbe dimostare di saper mantenere un certo decoro.

Il vero capo d'accusa comunque non è stato tanto l'entità del taglio, quanto l'ingiustizia della decisione di ritirare ciò che professionalmente è stato promesso e con cui gli insegnanti e le rispettive famiglie hanno affrontato spese o costruito progetti. Una scelta che ha colpito l'onore dei lavoratori prima ancora dei portafogli. Che poi fosse legittimo o meno pensare di recuperare i soldi usciti con il riconoscimento degli scatti di anzianità, questo lo lasciamo decidere a voi. C'è da considerare però che trattasi di soldi sottratti ai fondi scolastici con cui si potrebbero migliorare e potenziare le attività offerte agli studenti.

Detto questo, esprimete le vostre considerazioni in merito a quanto accaduto in questi giorni. Commentate o scriveteci all'indirizzo e-mail infostudenti@scuolazoo.it!

Riccardo & Simone di Scuolazoo

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