SOS Inviatoci da Arianna:
Gentile giurista, le scrivo per chiederle un'informazione. Frequento la prima liceo classico e in seguito all'insufficienza riportata un greco nella pagella del primo quadrimestre, dopo un mini-corso di recupero (3 ore), la mia professoressa ha assegnato, a me e agli altri compagni insufficienti, due versioni per casa da cosegnarle allo scopo di verificare se le lacune fossero state colmate. Dopo aver corretto una sola versione (la mia) si è rifiutata di andare avanti nel suo compito perché "stanca di così tanti errori" e perciò ha allegato come correzione una traduzione scaricata da internet. A questo punto secondo lei cosa potremmo fare? Quali diritti possiamo far valere?
Grazie per l'aiuto, buona serata.
Risponde Massimo, il giurista di ScuolaZoo:
Cara Arianna,
Devi sapere che lo Statuto degli Studenti garantisce come vostro diritto, quello ad una immediata e trasparente correzione. La finalità della correzione stessa è quella di mostrare la corretta esecuzione dell'esercizio, e farvi capire mediante l'esempio come evitare di fare di nuovo quel determinato errore. La cosa è ancora più importante se la correzione avviene nei confronti di ragazzi che ne hanno più bisogno, come quelli con un debito. Spiegate alla vostra docente che una correzione su internet non ha la stessa valenza. Cercate di "scusarvi per i vostri errori", per quanto possa essere paradossale, e richiedere al docente una correzione genuina, cioè eseguita con le sue mani. Fammi sapere cosa succede!
Massimo, il vostro giurista.