SOS Inviatoci da una madre:
Buongiorno,
Sono rappresentante dei genitori di una classe istituto tecnico. Purtroppo dall'inizio dell'anno i ragazzi hanno avuto difficoltá con un insegnante per atteggiamenti caratteriali molto discutibili, repentini cambiamenti d umore , improvvise arrabbiature nel caso i ragazzi chiedano di rispiegare. Non va vanti col programma poi restituisce compiti in cui la stragrande maggioranza non raggiungono sufficienza. Coloro che si lamentano sono soprattutto i ragazzi piú bravi, perché hanno visto le loro medie precipitare. Si é creato clima d’ aula di tensione, hanno paura a rispondere e sono molto preoccupati.
I ragazzi hanno provato da subito a confrontarsi con prof. inutilmente. Sono andati dal preside, senza risultati tangibili. Noi rappresentanti dei genitori delle varie classi siamo andati dal dirigente segnalando il disagio sulle classi. Purtroppo, nonostante il preside abbia parlato con l' insegnante non ci sono stati miglioramenti. L'insegnante usa linguaggio umiliante e a volte irriguardoso nei confronti dei ragazzi. Inoltre con molti genitori ha contestato le uscite didattiche dicendo che i ragazzi sono sempre in giro. Ricordo che i ragazzi escono con insegnanti per uscite didattiche , i cui obiettivi sono dichiarati nel POF, nella programmazione didattica firmata dall’insegnante stesso. La maggioranza dei ragazzi esasperati da questi comportamenti, non sono entrati in classe durante la sua ora, motivando le loro ragioni in seguito, in modo educato al preside e insegnante. Ha parlato uno degli studenti più bravo della classe, con media e rendimenti esemplari.
Così verrà fatto un consiglio di classe straordinario per discutere quanto avvenuto. Non sappiamo che tipo di provvedimento nei confronti dei ragazzi potrebbe essere preso. E’ uscita anche l’ipotesi che i ragazzi potrebbero avere causato interruzione di pubblico servizio. Come ci dobbiamo comportare , davvero i ragazzi potrebbero incorrere in una aggravante del genere? I ragazzi hanno agito impulsivamente, ma dopo aver ricorso a tutte le vie diplomatiche , compresa quella dell ' intervento dei genitori rappresentanti.
Spero riusciate a darmi indicazioni per trovare una linea di condotta che tuteli i ragazzi. ringrazio e sono a disposizione per ulteriori info
Mail firmata
Risponde Massimo, il giurista di ScuolaZoo:
Carissima,
il comportamento della docente in questione va contro i principi alla base della comunità scolastica. La scuola è luogo di dialogo, ricerca ed esperienza sociale. Viene identificata più volte e oramai in via pacifica dall'intera giurisprudenza come uno dei luoghi cardine dove si sviluppa e completa la personalità dei singoli ragazzi. Tutto questo viene garantito ricercando la qualità del rapporto fra docente e studente, rapporto che dovrebbe far comprendere (ai ragazzi, non al docente) l'importanza delle diversità culturali, delle diverse inclinazioni ed interessi, che lo stesso istituto scolastico garantisce mediante attività ricomprese nel POF (non quindi perdite di tempo inutili). Tutto questo trova conferma nello Statuto degli Studenti (Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998 n.249, modificato in seguito con il D.p.r. 235 del 2007). Per quanto riguarda l'accusa di interruzione di pubblico servizio, mi sembra che si stia esagerando. Normalmente rientrano nella fattispecie di cui all'art 331 c.p. quei casi di sospensione di quelli che sono definiti "servizi pubblici essenziali", come ad esempio la circolazione (fermare senza causa un treno, impedirgli di ripartire o occupare un bus possono essere identificate come interruzioni di pubblico servizio) o ancora l'erogazione del servizio sanitario ( ad es. il farmacista che decida di rimanere chiuso durante il proprio turno di apertura). I ragazzi avranno anche agito d'impulso ma, date anche le dimensioni della loro "manifestazione", non è possibile identificare la volontà di cagionare un'interruzione di pubblico servizio, pertanto quanto affermato dal coordinatore è, a mio avviso, assolutamente privo di fondamento. Evidenzierei quindi questi elementi all'interno del consiglio, evitando eventuali "attacchi diretti" nei confronti della docente. Mi faccia sapere cosa decide di fare,