Egregio Staff, mi chiamo Pasquale D.L., sono uno studente universitario iscritto al II anno della facoltà di scienze politiche dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. Siccome svolgo un'attività di carattere sindacale sia a livello scolastico che univesitario, sto seguendo la triste vicenda degli studenti del ''Liceo Classico Garibaldi di Napoli'', sito in via Carlo Pecchia 27, che si sono visti attribuire un 5 in condotta e la sospensione di cinque giorni con obbligo di frequenza, per aver occupato l'istituto dal 27 Novembre 2010, fino al 15 Dicembre 2010. Dunque volevo chiederle delle cose: la prima è se durante i cinque giorni di sospensione con obbligo di frequenza, legamente è possibile interrogare gli studenti, se la risposta è no ed esiste una normativa in merito vi chiedo gentimente di inviarmela, la seconda se è possibile giuridicamente, da parte della presidenza e del corpo docenti, revocare sia le sospensioni che il voto di condotta, anche in assenza del ricorso all'organo di garanzia.
Ringraziandola anticipatamente le porgo i miei più cordiali saluti!

Risponde Livia, giurista dello Zoo
Si, durante i giorni di sospensione con obbligo di frequenza gli studenti sono tenuti a partecipare normalmente all'attività scolastica (prove scritte e orali comprese), la sanzione sta proprio nell'obbligare i ragazzi ad andare a scuola ,essendo comunque indicati come assenti nel registro di classe a discapito del voto in condotta, valutato anche alla luce del numero di assenze dello studente.
La tua seconda domanda è più complessa, il modo migliore per annullare una sanzione disciplinare (in questo caso la sospensione) è impugnarla davanti all' Organo di Garanzia nel termine tassativo di 15 giorni, il provvedimento è indubbiamente annullabile, ma senza impugnazione da parte del soggetto passivo non c'è motivo per cui il dirigente scolastico, ovvero colui che ha emanato la sanzione, dovrebbe ritirarla.
Fammi sapere come si risolve la faccenda, lo Zoo sostiene il Liceo Classico Garibaldi di Napoli!
Un grande in bocca al lupo, la giurista.