Salve, sono una mamma disperata di una tredicenne bocciata una volta in prima media, adesso bocciata in seconda media. I voti riportati nel primo quadrimestre non arrivavano alla sufficienza in quattro materie, abbiamo deciso di ricorrere alle lezioni di recupero presso il centro consigliatoci dalle prof. L'alunna riportava lievi miglioramenti e acquisiva sicurezza e fiducia nell'istituzione scolastica (molto timida con difficoltà alle esposizioni orali e poco motivata all'apprendimento). A seguito della bocciatura precedente aveva manifestato disagi psicologici, si chiudeva in camera e non parlava con nessuno, si decise così di cambiare scuola sperando di avere riscontri migliori. Arrivo al dunque : negli ultimi periodi le insegnanti le hanno manifestato solidarietà e la ragazza non pensava che sarebbe stata bocciata quindi quest'esito negativo l'ha riportata allo stato psicologico depressivo e al rifiuto di tornare a scuola. Rispetto al 1° quad. le hanno abbassato il voto in musica, in religione e matematica , quando sono andata a ritirare la pagella mi hanno fatto trovare una relazione in cui si motivava la bocciatura in cui si parla delle lacune che l'alunna si trascina. Lo so bene che con i numeri gelminiani non si tiene più conto della pedagogia e psicologia dei ragazzi ma è mai possibile che debbano disfare quello che una ragazzina faticosamente conquista? Aggiungo che purtroppo la ragazza è stata trascurata dai genitori nel corso dell'anno 2010 perchè attenti a risolvere problemi di salute gravi che hanno coinvolto me e il figlio maggiore. Un ricorso al TAR con queste motivazioni è stato mai intentato?
Risponde Livia, giurista dello Zoo
Cara signora, un ricorso al Tar con questi presupposti sarà di sicuro stato intentato ma non credo con buoni risultati.
Il problema di sua figlia per quanto più che comprensibile umanamente, non può trovare riconoscimento in campo giuridico,ossia non è possibile promuovere comunque uno studente perchè ha dei problemi a casa, per quanto mi renda perfettamente conto che quelli che sua figlia deve affrontare siano problemi gravi e che vanno a inficiare su di lei e sul sostegno di cui ha indubbiamente molto bisogno.
Le consiglio ugualmente di rivolgersi ad un avvocato chiedendo le possibilità di buona riuscita di un ricorso con questo motivazioni, sebbene di solito l aiuto migliore in queste situazioni venga dato dalla docenza stessa, che, durante l anno, modella le interrogazioni e i compiti in modo da garantire allo studente in difficoltà di arrivare lo stesso alla sufficienza. Non lasci che Sua figlia abbandoni la scuola, e l' anno prossimo al momento dell iscrizione faccia presente la situazione ai professori e alla Presidenza (le difficoltà in famiglia, il rigetto per lo studio e la grande insicurezza), chiedendo un monitoraggio costante della situazione per tutto l' anno scolastico.
Le auguro tanta fortuna! Io rimango a disposizione per qualsiasi altra informazione,
Livia
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