Sfoglia la nostra classifica con i 5 padiglioni più amati e scopri i voti che hanno ottenuto!

1 "Italia, amor di patria!"
Com'è che si suol dire? "Casa dolce casa!". Prima di volare su un aereo, pare proprio che i giovani italiani siano curiosi di vedere...l'Italia! Il padiglione più bello in assoluto. "Il mondo senza stivale è un centro senza il suo equilibrio". Assieme a questo concetto sono proposte, con eleganza e sobrietà, monumenti, cibi e bellezze italiane. Nella sala degli affreschi, echeggiano le voci dell' "alchimista dell'olio", del fornaio, e del pastore che spiega come "sapienza antica e contemporaneità facciano del formaggio una sublime magia". E ancora, numerosi sono i riferimenti alla farina, all'origine della vita, e al "vino inteso come Dio che, più puro possibile, non può che meritare un rispetto sacrale e assoluto". Voto: dieci!
2 Seconda tappa: Giappone.
Quattro, sei, addirittura otto le ore di attesa. Ebbene sì, il fascino esotico nipponico pare proprio non abbia rivali! Il padiglione giapponese, propone un pranzo virtuale in cui il cibo è accuratamente spiegato in tutte le sue caratteristiche. La cultura alimentare, presentata come esempio di nutrimento sano ed equilibrato, appare una risposta a fame e obesità. Decisamente suggestiva è la "Cascata della Diversità", un’installazione che, con l'effetto dell'acqua che cade dal soffitto, contiene informazioni su agricoltura, cibi e alimenti. Effetti speciali e trionfo di tecnologie: voto otto e mezzo!
3 Kazakistan.
Considerato tra i più belli in assoluto, tra assaggi di latte di giumenta e profumo di fiori, il padiglione del Kazakistan mostra meraviglie quali frutti, miele e tulipani selvatici. Attrazione indiscussa è la vasca degli storioni, grossi pesci del mar Caspio, attraverso cui si ricava il caviale. La parte finale, dedicata all’agricoltura del futuro, affronta il pericolo relativo alle cavallette che gli scienziati, al fine di evitare pesticidi dannosi per le coltivazioni, hanno sconfitto attraverso un eccellente sistema di monitoraggio. Paese in rapido sviluppo economico, nel 2017 il Kazakistan ospiterà un’esposizione internazionale dedicata all’energia del futuro.
4 "Divinus halitus terrae": padiglione Zero.
Pronti a sfogliare i dizionari? La scritta in latino incisa sul muro significa "respiro divino della terra" ed è l'ingresso del Padiglione zero, che introduce l'intera esposizione. Il concetto di memoria è rappresentato da piccoli cassetti in un archivio di legno, sinonimo di rituali ed usanze alimentari nel corso dei secoli. Del materiale archeologico risalente a millenni a.C, fa da cornice alla rappresentazione di momenti storici quali la nascita della Pangea a la comparsa dei primi mulini e, nel passaggio alla contemporaneità, la proiezione sul pavimento di rifiuti umani, invita a un'attenta riflessione sullo spreco del cibo. Gli aspetti affrontati dal padiglione Zero sono l'obesità, malattia che affligge più di 700 mila individui, e l'importanza degli alimenti, minimizzati oggigiorno al solo scopo di vendita. Voto: nove!
5 "Prossima fermata Russia!"
Chimica: promossi o rimandati a settembre? Ricordate la differenza tra elettroni e protoni? Se la scienza non è un'opinione, quella del padiglione russo è una tavola periodica gigantesca, secondo cui ad ogni elemento corrisponde un cibo. Al centro della sala, come richiamo alle distese d'acqua del paese più esteso del mondo, si innalzano imponenti vasi comunicanti, decorati con ricami...fatti di zucca! Voto: otto!
E tanti altri i padiglioni degni di lode, critiche e commenti. L'entusiasmo dei più giovani premia l'Iran per l'atmosfera rilassante nella sequenza di erbe aromatiche, le birre belghe nella rappresentazione di pub nordeuropei e i boschi austriaci. E boccia invece il Qatar perché"bello solo all'esterno" e la "poco significativa" palla di vetro dell'Azarbejan.
Applausi infine per l'albero della vita le cui luci, nelle gradazioni che vanno dal rosa pastello al tricolore, danzano a suon di una musica tutta italiana.
Expo Milano 2015...voto?