Provincia di Taranto ancora protagonista negativa di una triste vicenda: è il secondo istituto, dopo il Leonardo Da Vinci di Martina Franca, che ci contatta per un caso limite di freddo in classe a causa dei tagli al riscaldamento voluti dalle istituzioni. UNA VERGOGNA!
"Fa più caldo fuori, nel cortile della scuola che dentro, anzi il freddo in classe è insostenibile": la testimonianza di Mattia Miraglia, nostro R.I.S., rappresentante dell'istituto IISS C. Mondelli di Massafra (provincia di Taranto), arriva come un fulmine, la mattina del 1 Dicembre 2015. Lui e i suoi compagni non ce la fanno più a sopportare una situazione simile. Le hanno provate tutte, dalle coperte nello zaino da tirare fuori per fare lezione alla "rivolta" sull'Aventino, in questo caso le panchine fuori dall'istituto.
Questi fatti sono stati causati dalla decisione della provincia di tagliare i fondi che, però, non giustifica la scelta di intervenire proprio sull'istruzione, penalizzando le condizioni di apprendimento dei ragazzi (tra cui, ovviamente, anche maturandi che rischiano un rallentamento considerevole della preparazione all'esame). L'istituto in questione è inoltre situato "lungo una strada di campagna, fuori dalla città, quindi per quanto riguarda i riscaldamenti la provincia ci fornisce il gasolio per poter riscaldare la scuola, compreso il convitto annesso dove i ragazzi dormono e vivono tutto l'anno. Il problema è che loro dormono e vivono senza riscaldamenti e senza acqua calda, il che è terribile, dato che, essendo la scuola collocata in una strada di campagna, viverci d'inverno senza riscaldamenti è una cosa alquanto impossibile".
La comunicazione giunta dal comune è quindi arrivata come una pugnalata nel fianco e gli alunni ci hanno subito contattati, sconcertati e anche preoccupati per quanto stava accadendo : "la provincia non finanzierà più queste spese (per mancanza fondi), noi quindi saremo senza riscaldamenti per tutto l'anno".
Il nostro R.I.S. si è subito messo in contatto con la direttrice amministrativa e con il preside ma, dopo un confronto, è stato subito chiaro che la scuola, da sola, non avrebbe potuto accollarsi le spese per pagare il riscaldamento: "i fondi non bastano e la scuola, se acquistasse di tasca propria il gasolio, in un mese dichiarerebbe banca rotta, abbiamo quindi deciso di attendere l'evolversi della situazione, ma tutti sappiamo che non cambierà".
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La sfiducia nei confronti delle istituzioni ha poi avuto la sua conferma. Mattia infatti ci scrive: "Numerose sono state le richieste da parte mia, di presidenza e segreteria, ma le risposte sono sempre state vaghe e mai precise. Ci avevano promesso che entro giovedì scorso sarebbe arrivato il gasolio, non rispettando questa prima scadenza, poi l'hanno prolungata a martedì, non rispettando quest'altra scadenza, ieri ci siamo mossi noi, siamo andati in provincia a chiedere spiegazioni, a rivendicare un nostro diritto. Le risposte sono state alquanto vaghe, infatti hanno detto che sono stati stanziati altri € 100.000,00 per le scuole della provincia, ma che forse arriveranno dopo l'Immacolata."
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Intanto, questo è l'ultimo triste, tristissimo aggiornamento: "Noi stiamo scioperando, fino a quando non avremo ciò che ci spetta. Ho visto ragazzi del convitto piangere per le condizioni in cui vivono."
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Noi di ScuolaZoo, da sempre dalla parte degli studenti, abbiamo quindi deciso di denunciare per l'ennesima volta questo imbarazzante caso di INEFFICIENZA nella gestione fondi e soprattutto di rendere nota l'ennesima situazione di FREDDO IN CLASSE, che stanno vivendo gli studenti di Massafra.
Vi ricordiamo di scriverci, segnalarci, raccontarci i vostri disagi: vi daremo voce, faremo da megafono perché è arrivato il momento di cambiare le cose. E cambiarle il prima possibile.