
La morte di Melissa, la ragazza poco più che sedicenne, avvenuta sabato 19 maggio dopo lo scoppio di 3 bombe davanti all'Istituto Professionale Morvillo Falcone di Brindisi, ha colpito tutti, adulti, opinione pubblica in generale ma soprattutto studenti. Melissa era una ragazza tranquilla, solare e aveva tanti sogni nel cassetto, stava andando a scuola come tutte le mattine ignara di ciò che l'aspettava. Davanti scuola però è rimasta vittima di una bomba fatta scoppiare proprio mentre gli studenti stavano entrando nella scuola, un atto di estrema crudeltà oltre che vigliaccheria. Le indagini continuano per cercare di scoprire il colpevole e capire cosa lo ha spinto, o li ha spinti, a compiere un simile gesto, intanto gli studenti di tutta Italia indignati e arrabbiati continuano le manifestazioni di solidarietà per ricordare questa giovane ragazza.

Ed ora gli studenti di Bari, autonomamente, senza soldi e aiuti esterni, hanno deciso di esprimere la loro solidarietà alla famiglia di Melissa e di ricordare la giovane ragazza con una manifestazione che si svolgerà mercoledì 23 maggio(giorno dell'anniversario della morte di Giovanni Falcone) alle ore 18.00 in piazza Ferrarese. "Lo facciamo perché è morta una parte di noi, lo facciamo per noi": così gli studenti di Bari vogliono invitare tutti, studenti, lavoratori e disoccupati a partecipare. "Per Melissa, per l'Italia pulita, per il nostro futuro, per tutti noi": questo è l'invito degli studenti di Bari.
In un paese come il nostro, sempre diviso per futili motivi, si è sprigionata una fortissima unione, che è andata aldilà delle differenze territoriali, di ceto sociale o cultura. Bisogna essere UNITI sempre, non solo in queste tragiche situazioni.
Sempre per il 23 maggio, nel pomeriggio, l'Unione degli Universitari e la Rete degli Studenti Medi chiamano in piazza tutti gli studenti italiani, invitandoli a presentarsi con i fazzoletti bianchi, "simbolo che riprende i lenzuoli bianchi stesi dopo le stragi del 92 e simbolo che richiama l'innocenza di Melissa". Michele Orezzi, Coordinatore Nazionale Unione degli Universitari, così spiega l'iniziativa: "Siamo fermamente convinti che sia questo il momento per esprimere la preoccupazione per ciò che è successo e la nostra vicinanza agli studenti di Brindisi: in attesa di avere riscontri sui colpevoli della strage crediamo che il ventennale della strage di Capaci sia la data migliore per chiedere agli studenti italiani di tornare a sventolare i propri fazzoletti bianchi".
E continua: "La mobilitazione di questi giorni è come un gigante urlo studentesco che dice, giù le mani dai luoghi dal sapere, giù le mani dal nostro futuro. Una nuova generazione armata solo di conoscenza e dei contenuti dei propri libri scolastici possono portare questo Paese ad una nuova primavera culturale, con la forza di chi crede di essere dalla parte giusta. Per questo per domani, lo slogan sarà "Lo studente paura non ne ha" parafrasando il famoso canto dei pompieri. Questa scelta non è causale ma in piena continuità con lo slogan di sabato che invece recitava: "Qualunque cosa farete, non ci fermerete": i destinatari sono sempre gli stessi".