Cosa può portare dei ragazzi, specialmente immigrati e in difficili condizioni economiche, ad amare la scuola? Lo sa bene l'insegnante Fredi Lajvardi che, proveniente da Teheran, insegna da 30 anni in Arizona l'informatica e più recentemente la robotica. Con quest'ultima in particolare è riuscito a far realizzare ai ragazzi della scuola in cui insegna che sono appunto per la maggior parte immigrati e con scarse risorse finanziarie, grandi progetti, che hanno perfino surclassato quelli del MIT, uno degli istituti tecnologici più famosi al mondo.
Come ci è riuscito? Incuriosendo gli studenti, cominciando a mostrare loro qualcosa in classe e proseguendo con i progetti nelle ore extra scolastiche. Inoltre si è mostrato sempre disponibile, facendo capire ai suoi studenti che tutto si può imparare e che lui stesso, nonostante sia un insegnante, non ha tutte le risposte. Infatti, specialmente per il campo della robotica che è così innovativo, le risposte si trovano insieme, collaborando e senza aver paura di dire "io questo non lo so". Ogni dubbio viene pian piano chiarito e Fredi sembra essere la guida migliore per compiere questo percorso che a volte può prendere più di una direzione.
Questi progetti hanno già regalato all'insegnante molte soddisfazioni: i temi che tratta piacciono anche alle ragazze e ha già visto molti dei suoi studenti laurearsi nelle materie che insegna. Inoltre sono già stati realizzati due docufilm su Fredi, i cui titoli sono "Spare parts" e "Underwater dreams".
La tecnologia è quindi il modo per risvegliare il nostro interesse nei confronti della scuola? Probabilmente sì, ma noi studenti siamo d'accordo sul fatto che una personalità brillante che insegni sia necessaria per far apprezzare ciò che c'è di bello in quello che stiamo imparando.
Voi cosa ne dite? Vi piacerebbe frequentare un corso di robotica? Scrivetecelo nei commenti qui sotto!
